Ragazzina bruciata viva dal fidanzato, rabbia a Corigliano: "Ammazzatelo"

CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) - "Era ancora viva quando le ho dato fuoco". Dopo la sconvolgente rivelazione fatta agli inquirenti dal sedicenne reo confesso dell'omicidio di Fabiana Luzzi, la fidanzata coetanea, esplode la rabbia fra gli abitanti di Corigliano Calabro. "Dovrebbero ammazzarlo. E' troppo grave quello che ha fatto", ha detto uno degli abitanti del paese. 

La popolazione di Corigliano, paese di 40 mila anime sulla costa ionica cosentina, è traumatizzata per quanto accaduto. Un dolore che si esprime attraverso le imprecazioni contro l'omicida. Ci sono capannelli di persone che commentano l'omicidio della minorenne lungo via Nazionale, il corso del paese che brulica di gente anche per la coincidenza con la giornata elettorale, visto che a Corigliano oggi e domani si vota per il sindaco ed il rinnovo del Consiglio comunale. "Sono rimasta shockata - commenta all'Ansa una ragazza romena che riferisce di lavorare in un locale vicino l'abitazione della vittima - perché quello che è accaduto è terribile, una vera tragedia".

Fabiana, ultima di quattro figlie, era molto conosciuta in paese, così come il suo fidanzatino. Già ieri sera, quando sono cominciate e circolare le prime indiscrezioni su quanto successo, prima i compagni di scuola della ragazzina e poi anche altri cittadini si erano radunati dinanzi alla caserma dei carabinieri, ma il presunto assassino era già stato trasferito in un altro luogo. Stamattina molta gente è assiepata dinanzi all'abitazione della ragazza.