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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Palermo

La truffa dei falsi dietologi con lo studio abusivo: mille i "pazienti" e migliaia di euro di guadagno

Sgominata la banda: per gli inquirenti avevano organizzato un'associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all'esercizio abusivo della professione

Proponevano diete dimagranti sicure e veloci con piani alimentari e integratori alimentari di origine americana, ma dietro c'era un vero e proprio studio professionale abusivo di dietetica e nutrizione.

Dodici persone sono state denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e per esercizio abusivo della professione e nei loro confronti la Guardia di Finanza del comando provinciale di Palermo ha eseguito il sequestro preventivo di 135mila euro. Questi i nuovi sviluppi dell'operazione "Light Diet" che già un anno e mezzo fa portò alla scoperta di una falsa nutrizionista. Le dodici persone denunciate risultano già coinvolte nell'operazione che a ottobre 2018 aveva consentito di sequestrate la sede di un'associazione gestita dalla donna, una 69enne messinese. In quella occasione i finanzieri avevano scoperto un vero e proprio studio professionale abusivo di dietetica e nutrizione e le successive indagini hanno consentito di ipotizzare l’esistenza "di un vincolo associativo stabile, risalente almeno al 2013, fra la messinese, i due figli e altre nove collaboratrici, finalizzato alla commissione dei reati di truffa e di esercizio abusivo della professione di dietologo, nutrizionista o dietista", dicono dalla guardia di finanza. La donna era ex dipendente dell'ospedale Cervello di Palermo.

Sono stati identificati circa 1.090 "pazienti", di cui 55 minorenni, che si erano incautamente affidati alle prescrizioni alimentari dei membri della "banda". Alcuni hanno voluto sporgere querela, ritenendosi truffati per essere stati convinti che la 69enne e le sue collaboratrici fossero in realtà professioniste del settore regolarmente abilitate.

"Dietro il pagamento di una cifra di 50 euro - spiegano dalla guardia di finanza - apparentemente come quota associativa, i 'pazienti', dopo una preliminare visita, ricevevano veri e propri piani alimentari, calibrati sulle singole esigenze rappresentate e accertate nel corso di specifiche visite.  Gli ignari pazienti venivano, inoltre, convinti ad abbinare alla dieta l’assunzione di integratori alimentari di origine americana, venduti dagli indagati mediante il noto sistema del multi-level marketing. Alcune vittime hanno dichiarato di essere state indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati". Il giudice ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza. Il provvedimento è stato eseguito dai finanzieri del gruppo Tutela Spesa pubblica del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

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