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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca / Brescia

Brescia, fratellini morti prima dell'esplosione: "Sono stati avvelenati"

Nei polmoni di Andrea e Davide Iacovone, i fratelli morti nell'incendio della casa del padre, non sono state trovate tracce di fumo. I piccoli, secondo l'autopsia, potrebbero essere stati avvelenati

BRESCIA - Nè violenza sul corpo nè fumo nei polmoni. I piccoli Andrea e Davide Iacovone potrebbero essere morti per avvelenamento. E' questo il primo risultato dell'autopsia eseguita sul corpo dei due fratellini di nove e tredici anni morti martedì nell'esplosione della loro casa a Ono San Pietro, Val Camonica bresciana. 

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L'ipotesi più probabile, quindi, è che i due piccoli fossero già morti prima dell'esplosione e dell'incendio. O quanto meno che fossero stati fortemente narcotizzati. I sospetti più forti, al momento, si concentrano ancora sul padre 40enne, che presenta ustioni sull'85% del corpo. L'uomo più volte era stato denunciato in passato dalla ex moglie e, in alcune occasioni, era arrivato addirittua a minacciare la madre dei suoi figli dicendo: "Te li ammazzo". 

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Intanto, è stato deciso che si svolgeranno sabato alle 15 i funerali dei due fratellini. Dopo l'autopsia, la Procura della Repubblica di Brescia, che ha aperto un fascicolo contro ignoti per duplice omicidio, ha disposto il nulla osta per la sepoltura.

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