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Martedì, 23 Aprile 2024
Omicidi

L'ultimo saluto a Emmanuel, Boldrini: "Uccidere per razzismo è ancora più grave"

Si sono svolti del duomo di Fermo i funerali di Emmanuel Chidi Namdi, il giovane nigeriano morto dopo essere stato picchiato dall'ultrà 39enne Amedeo Mancini. Don Vinicio: "Anche l'aggressore è una vittima e va perdonato"

"Chi uccide per il colore della pelle fa una cosa ancora più grave di chi uccide per altri motivi perché quel modo di fare potrebbe insinuarsi nella nostra società e allora vivremmo tutti peggio e questo non lo vogliamo per cui arginiamo il fenomeno razzista quando si manifesta". A chi lamenta che se fosse morto un italiano non ci sarebbe stato questo clamore, risponde così la Presidente della Camera dei Deputati, arrivata a Fermo per partecipare al funerale di Emmanuel Chidi Namdi, il giovane nigeriano ucciso dopo esser estato picchiato da un fermano di 39 anni.

Ad assistere alla cerimonia funebre, tra una numerosa folla accorsa per l'ultimo saluto a Emmanuel, la presidente della Camera, Laura Boldrini, la ministra per le Riforme, Maria Elena Boschi, l'europarlamentare nonché ex ministra Cecile Kyenge e il vicepresidente del parlamento europeo, David Sassoli.

"Dobbiamo capire quello che c’è dietro un omicidio - ha aggiunto la Boldrini - Quando c’è una visione di società per cui ci sono cittadini di sere A e serie B, allora quell'omicidio è ancora più grave ed è necessario che le istituzioni rispondano con la propria presenza. Tutto è nato da una terrificante battuta razzista che non possiamo sottovalutare ma anzi dobbiamo stigmatizzare. Dobbiamo riconoscere i messaggi di odio. Sono qui per essere vicino alla giovane compagna di Emmanuel, per dimostrare solodarietà a Don Vinicio e alla comunità di Fermo. Ma anche per mandare messaggio a nostri connazionali: noi non vi lasceremo soli, non permetteremo che la nostra societá si inquini con il razzismo, siamo qui per proteggervi da questo virus che si sta insinuando nella nostra società".

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Però, in ogni caso, ha sottolineato la Boldrini, "chi dice 'scimmia africana' a una donna non lo fa per essere gentile, e derubricare questo come una battuta goliardica è molto grave" e anche questo "lo rinvio al mittente".

Emmanuel, il profugo ucciso a Fermo

DON VINICIO: "ANCHE L'AGGRESSORE E' UNA VITTIMA" - Alle esequie era presente anche Don Vinicio Albanesi, il sacerdote che ha accolto i due migranti al loro arrivo in Italia. "Noi perdoniamo tutti, noi accogliamo tutti. Anche l'aggressore di Emmanuel è una vittima - ha detto ai giornalisti - E se qualcuno lo avesse aiutato a controllare la sua istintività e la sua aggressività, avrebbe fatto bene".

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