rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
CRONACA

Coppia gay cacciata dal parco pubblico: "Ci sono i bambini, chiamo i carabinieri"

Il fatto, denunciato dall'associazione Lgbt "Wand", a Benevento. La coppia, secondo quanto denunciato, sarebbe stata cacciata dalla villa comunale dal custode del parco perché "potrebbero passare bambini"

BENEVENTO - A Trento una professoressa cacciata dalla scuola perché lesbica. A Benevento cacciati dal parco pubblico perché gay. Nel mirino ancora una volta gli omosessuali. L'ultima storia arriva dal capoluogo campano e a raccontarla è "Wand", We are not different, un collettivo Lgbt che combatte la discriminazione basata sull'orientamento sessuale. 

Il "fattaccio", raccontano i ragazzi dell'associazione, venerdì pomeriggio poco dopo le 18. Due ragazzi, uno dei quali di Benevento e membro del collettivo, l’altro residente ad Avellino, sono stati cacciati dalla villa perché si stavano baciando su una delle panchine del parco. I due ragazzi in questione, spiegano dal collettivo, “non erano andati oltre il bacio, consapevoli di essere in un luogo pubblico, ma il custode non ha gradito la loro presenza e li ha allontanati. Prima della cacciata definitiva, i due - spiega l'associazione in una nota - erano stati minacciati con un eloquente ‘mi raccomando’ dal custode, che poi è ritornato per intimare loro di andarsene”.

La loro colpa? Il custode, spiegano dall'associazione, gli ha chiarito "che due omosessuali non si possono baciare in villa, perché potrebbero passare bambini. Cosa c’è in un bacio tra due ragazzi che potrebbe scandalizzare un bambino più di un bacio tra un ragazzo e una ragazza? - si chiedono gli iscritti a 'Wand' - Cosa c’è di più indecente in un bacio omosessuale rispetto ad uno eterosessuale? Perché agli eterosessuali è consentito manifestare il proprio amore in pubblico, mentre agli omosessuali viene continuamente ripetuto che è vergognoso, che devono evitare di essere visti, soprattutto se ci sono in giro bambini?”. 

“Essere cacciati da un luogo pubblico – ha spieto a Ottopagine uno dei ragazzi protagonisti della vicenda – è stata una sensazione bruttissima. Il custode ci ha spiegato più volte che eseguiva solo degli ordini impartiti dai suoi superiori e che se non ce ne fossimo andati avrebbe chiamato i carabinieri. Ci siamo sentiti discriminati. Siamo una coppia come tutte le altre”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coppia gay cacciata dal parco pubblico: "Ci sono i bambini, chiamo i carabinieri"

Today è in caricamento