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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Scoperto un geometra che non paga le tasse dal 1993

Evasore totale da 19 anni: geometra e disegnatore tecnico scovato dalla guardia di finanza ad Osimo

OSIMO (ANCONA) - Residenza anagrafica fittizia, partita iva scaduta da quasi vent'anni e copie delle fatture fatte sparire: era questo, in soldoni, il sistema usato da un geometra e disegnatore tecnico di Osimo, in provincia di Ancona, per evadere le tasse. Una "procedura" ben rodata, visto che dagli accertamenti dei finanzieri l'uomo risulta essere evasore totale dal lontano 1993.

L'ultima dichiarazione fiscale da lui fornita risale infatti a 19 anni fa. E così, nel complesso, i redditi evasi ammontano a un milione e 200 mila euro, oltre all'iva non pagata per un valore di 240 mila euro.

"Nella sua semplicità - spiegano gli agenti della Finanza che hanno condotto le verifiche - il sistema illecito dimostrava uno studio strategico pianificato nei minimi particolari per evitare che l'uomo fosse facilmente individuato". Con una residenza anagrafica fittiziamente dichiarata in Osimo, di fatto il contribuente viveva insieme al nucleo familiare, in un altro comune limitrofo, in un appartamento per il quale contratto e forniture di servizi erano a nome del coniuge. Di contro, il professionista svolgeva la propria attività direttamente presso le sedi dei clienti, in prevalenza imprese, provvedendo a fatturare le prestazioni rese utilizzando la sua vecchia partita iva di geometra, cessata il 30 dicembre 1993. Fornendo una parvenza di regolarità fiscale, consentiva ai clienti, ignari della sua posizione irregolare, di dedurre le spese sostenute e detrarre l'iva pagata.

Una volta ricevuto il pagamento, il geometra distruggeva la copia delle fatture in suo possesso, per eliminare ogni traccia documentale dell'evasione già realizzata e di impedire la ricostruzione del giro d'affari imponibile in caso di controlli. Le Fiamme Gialle, attraverso pazienti controlli incrociati presso i clienti e attraverso servizi di ricognizione, osservazione e pedinamento, sono riusciti a individuare ben 241 fatture emesse e distrutte nel periodo 2003-2011 dal professionista che, in tal modo, oltre ad evadere le imposte dirette, si appropriava anche dell'iva, destinata all'Erario, riscossa dai clienti.

A quanto pare l'uomo era piuttosto sicuro del suo sistema, se aveva aperto addirittura un proprio sito internet nel quale veniva evidenziata la partecipazione a mostre ed eventi pubblici. Grazie anche allo strumento delle indagini finanziarie, la verifica fiscale si è conclusa con la constatazione di compensi, complessivamente percepiti e non dichiarati al fisco, per 1 milione e 200mila euro circa, ed un'iva evasa di oltre 240mila euro. Il professionista è stato, inoltre, deferito alla competente Autorità Giudiziaria per la distruzione e occultamento dei documenti contabili obbligatori e per aver omesso di presentare la dichiarazione dei redditi. Un ultimo particolare: lo stesso giorno dell'apertura della verifica, il professionista ha provveduto ad aprire una nuova partita iva e a ufficializzare la propria posizione davanti al Fisco. (da AnconaToday)

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