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Venerdì, 29 Marzo 2024
Brescia

Gianluca Masserdotti: si alza dal divano e crolla a terra, vaccinato con AstraZeneca muore di trombosi

Secondo i familiari della vittima, l'uomo 54enne era del tutto sano. Esami e accertamenti per stabilire se la morte sia legata alla vaccinazione

Ha ricevuto la prima dose di vaccino AstraZeneca il 29 maggio scorso. Giovedì pomeriggio, a distanza di dodici giorni, Gianluca Masserdotti è deceduto. Dopo la morte di Camilla Canepa, la diciottenne ligure deceduta nei giorni scorsi, e a poche ore dallo stop alla somministrazione di AstraZeneca agli under 60, arriva dalla provincia di Brescia, dalla cittadina di Flero, un nuovo caso sul quale fare luce. Gianluca Masserdotti, 54enne di Flero, è morto giovedì in seguito a un'ischemia e un'emiparesi sinistra. Secondo la figlia Giulia, l'uomo godeva di buona salute.

Gianluca Masserdotti morto di trombosi 12 giorni dopo il vaccino AstraZeneca

Dopo la prima dose di AstraZeneca, inoculata sabato 29 maggio, ha accusato un po' di indolenzimento e febbre, e nei giorni successivi si sentiva stanco. Il peggioramento è iniziato il fine settimana successivo, quando l'uomo ha accusato forte mal di testa, sentendosi le gambe pesanti. A un certo punto, alzandosi dal divano, è crollato a terra, e la situazione è precipitata velocemente. Portato in ospedale, in poliambulanza, gli è stata praticata un'angiografia per rimuovere il trombo. Nella notte tra lunedì e martedì una nuova operazione, alla testa, per un altro trombo. Mercoledì viene dichiarata la morte cerebrale, e Gianluca viene trasferito al Civile per l'espianto degli organi. Giovedì è deceduto.

Sulla vicenda farà luce la Procura di Brescia, che ha aperto un fascicolo per capire eventuali correlazioni tra la somministrazione del vaccino e i trombi. Sono in corso esami e accertamenti. A piangere Gianluca, intanto, ci sono la figlia Giulia, la compagna Cinzia, i colleghi della carrozzeria nella quale lavorava e gli amici con i quali condivideva le sue passioni. Tantissimi i messaggi di cordoglio, numerosi dei quali da parte di amici con i quali tifava il Brescia calcio: "Ciao Gianluca... ancora non voglio crederci... Pensare di non incrociarci più all’uscita dal lavoro e salutarci con lo sguardo... o sollevare il braccio per la vittoria del Brescia", o ancora "No non ci voglio credere questa è dura da digerire... Ciao Gianluca amico mio, ci rivedremo in uno stadio biancoazzurro ovunque tu sia".
 

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