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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Milano

Strage al Tribunale di Milano: Claudio Giardiello condannato all'ergastolo

La sentenza emessa dal gup di Brescia che ha accolto la richiesta del pm: ad incastrare l'imprenditore è stata la sua stessa dichiarazione spontanea con la quale ha di fatto ammesso la premeditazione

BRESCIA - Pagherà per quella strage. Per quelle tre vittime innocenti resterà in carcere a lungo. Claudio Giardiello, l’imprenditore che il 9 aprile scorso aveva ucciso tre persone nel tribunale di Milano, è stato condannato all’ergastolo dal gup di Brescia, che ha emesso la propria sentenza al termine del processo con rito abbreviato che vedeva l’imputato accusato di omicidio plurimo premeditato e lesioni gravi. 

LA CRONACA DI MILANO TODAY - Il giudice ha accolto in pieno la richiesta del pm di Brescia, Isabella Samek Lodovici, che aveva chiesto la pena massima per l’assassino.  Lo stesso Giardiello, presente in aula, con una dichiarazione spontanea ha raccontato di aver “portato al pistola dentro il palazzo di giustizia tre mesi prima della strage” e di averla “nascosta lì”, ammettendo - di fatto - la premeditazione. Una dichiarazione, questa, in evidente contrasto con la tesi difensiva dell’imprenditore, che aveva sempre negato la premeditazione degli omicidi. 

Sparatoria in tribunale a Milano

LE VITTIME - Sotto i colpi di Giardiello, che la mattina della strage era in tribunale come imputato in un processo per bancarotta, erano caduti l’avvocato Lorenzo Claris Appiani, il magistrato Fernando Ciampi e il suo coimputato, Giorgio Erba.

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