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Sabato, 20 Aprile 2024
Omicidi / Napoli

Giugliano, omicidio Luigi Simeone e Immacolata Assisi: un fermo

Le vittime erano state trovate cadaveri in una ex discarica. Movente del delitto, questioni finanziarie legate alla compravendita di un appartamento. L'uomo fermato risulta incensurato

NAPOLI - Per il duplice omicidio di Giugliano avvenuto sabato scorso la polizia ha sottoposto a "fermo di indiziato di delitto", decreto firmato dai pm della procura di Napoli nord, un uomo che risulta essere incensurato. Le vittime, una coppia di 50enni, il tassista Luigi Simeone e la moglie Immacolata Assisi, erano state trovate in una ex discarica. Il taxi di Simeone è stato trovato non distante dalla scarpata. A bordo la scientifica ha rilevato tracce di sangue.

IL MOVENTE - Movente del delitto, a quanto si apprende, sarebbero questioni finanziarie legate alla compravendita di un appartamento. 

FERMATO IL PRESUNTO ASSASSINO - L'uomo sottoposto a fermo di indiziato di delitto, emesso dal pm di Napoli Nord, e nei confronti del quale si procede per il duplice omicidio, si chiama Antonio Riano ed è incensurato. Gli sviluppi sono emersi al termine delle indagini condotte dagli uomini della squadra mobile di Napoli e del commissariato di Giugliano.

LE INDAGINI - I corpi senza vita di marito e moglie, entrambi incensurati, furono rinvenuti da una prostituta all'interno di una cava, a poca distanza da una discarica dismessa. Il taxi dell'uomo era stato rinvenuto sul ciglio del burrone. A lungo polizia ed Esercito hanno cercato l'arma del delitto, una pistola calibro 7,65 che ha ferito mortalmente la coppia.

LA SVOLTA - La svolta alle indagini all'alba, quando gli agenti hanno concluso una notte di interrogatori. A decidere i fermo, il pm. All'origine del delitto ci sarebbero questioni finanziarie legate alla compravendita dell'appartamento delle vittime a Melito di Napoli.

INCONTRO IN PIZZERIA - Utile a una svolta nelle indagini un messaggio inviato dal 30enne alla vittima per combinare un incontro in pizzeria con la famiglia Simeone. La donna uccisa l'aveva mostrato poco prima di morire alla sua migliore amica. Particolare sul quale gli investigatori hanno lavorato a lungo. Sarebbe stata smentita, dunque, una serata con alcuni amici come si era supposto in un primo momento delle indagini.

(da Napoli Today)

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