"Vogliamo che Ilva chiuda, i bambini muoiono": il commovente disegno di Federica
Federica, una bambina di 7 anni del rione Tamburi, su tre fogli ha disegnato le ciminiere del siderurgico da cui escono i fumi neri: le immagini hanno fatto il giro del web
"Io penso che Taranto è troppo inquinata" e ancora: "vogliamo che l'Ilva chiuda": sono le frasi scritte da Federica, una bambina di 7 anni del rione Tamburi su tre fogli su cui ha disegnato anche le ciminiere del siderurgico da cui escono i fumi neri. Il disegno, commovente nella sua semplicità, ha fatto il giro dei social network ed è stato ripreso da tanti giornali locali.
Taranto, aggiunge la piccola, "deve migliorare. Noi non vogliamo che ci tolgano la scuola Deledda-De Carolis. Vergognatevi per tutto quello che ha fatto l'Ilva, gli altri bambini stanno in ospedale per colpa dell'Ilva brutta".
La bambina ha scritto i suoi pensieri sull'inquinamento e la grande fabbrica. "Ecco perché i bambini in ospedale - dice Federica - sono malati e muoiono. Vogliamo parchi giochi, boschi. Brutti, ci inquinate tanto".
Taranto, il sindaco: "Nessun accordo senza il consenso della città"
"È un bene che le parti principali, dopo qualche rinvio ed un surreale silenzio dell'azienda, siano tornate a parlarsi, ma molto presto a quel tavolo occorre che siedano enti locali e rappresentanti dei lavoratori e dell'indotto, o saremo in presenza di una messa in scena. Nessun accordo senza il consenso di Taranto". Lo sottolinea il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, dopo il riavvio della trattativa tra Governo e ArcelorMittal.
"Noi - prosegue il primo cittadino - restiamo molto cauti, perché ancora non vediamo alcuna risposta sensata sui paventati esuberi e perché non si è concretizzato il profondo e puntuale coinvolgimento della comunità locale, che avevamo invocato in occasione del varo del cosiddetto Cantiere Taranto". "Sembrerebbe che ArcelorMittal abbia ottenuto subito quello che vuole, e cioè lo stop alle iniziative giudiziarie dei commissari e del Governo, forse una forte incentivazione, mentre per quello che chiede da anni Taranto bisognerà fidarsi, per l'ennesima volta, dello stesso soggetto che non ha mantenuto alcun impegno".