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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Città Rimini

L'ambulanza sbaglia indirizzo e arriva tardi: ciclista muore

L'uomo, 49 anni, aveva avuto un infarto ma il 118 era arrivato 20 minuti dopo l'allerta. E ora la procura di Rimini ha aperto un'inchiesta sul ritardo dei soccorsi

RIMINI - La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio colposo contro persone ancora da identificare in merito al decesso per infarto del ciclista 49enne Massimo Nanni avvenuto il 20 marzo scorso. 

Si tratta di un atto dovuto per la Procura, che dovrà capire perché il 118 è stato inviato sul posto sbagliato, arrivando con 20 minuti di ritardo per prestare le cure al ciclista colpito da un infarto. Gli inquirenti vogliono verificare a chi è imputabile il fatale errore che è costato la vita al 49enne.

LA RICOSTRUZIONE - Nanni è stato colto da malore mentre era in bicicletta con un amico. I due ciclisti stavano pedalando da Rimini verso Riccione e, giunti all'altezza di viale D'Annunzio, l'uomo si era sentito male. L'amico aveva così telefonato al 118 e la chiamata era stata presa dalla centrale operativa unica di Ravenna. L'amico, come risulterebbe nella registrazione della telefonata al 118, ha comunicato all'operatore un indirizzo inesatto.

L'ambulanza è stata inviata a Viserba di Rimini e non a Riccione, dove si trovava l'infartuato. Una seconda telefonata ha poi fornito i dati esatti per individuare nel Comune di Riccione il luogo dell'evento. 

Quando i soccorsi sono arrivati, per mezz'ora hanno praticato le manovre di rianimazione cardiopolmonari, ma senza successo. (da RiminiToday)

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