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Martedì, 23 Aprile 2024
Città Genova

Si schianta con la Lamborghini e s'inventa una rapina

Un 22enne di Genova, in compagnia di un amico, sbatte contro il muro in autostrada distruggendo l'auto costosissima. Poi abbandona la vettura e avvisa la polizia fingendo una rapina per prendere i soldi dell'assicurazione

GENOVA - Vedere la propria Lamborghini Gallardo - valore di 220 mila euro - distrutta, di certo non aiuta ad essere lucidi. Ma un giovane 22enne genovese è andato veramente in tilt: dopo aver distrutto il suo bolide in autostrada, ha avuto la brillante idea di scappare e avvisare la Polizia. E tutto questo casino nel tentativo di intascare i soldi dell'assicurazione.

I FATTI - A.B., un giovane commerciante di auto genovese, si ritrova da ieri mattina con una Lamborghini in meno e due denunce penali. Lunedì sera, verso le 23.30, il 22enne, con a fianco un amico, mette in moto la sua fiammante Lamborghini Gallardo bianca presa in leasing da qualche giorno. Un veicolo il cui valore si aggira intorno ai 220 mila euro.

I due imboccano l'autostrada a Genova Est, in direzione ponente. Il rombo del motore è irresistibile e l'autostrada, a quell'ora deserta, invita a lanciare al massimo tutti quei cavalli. L'inesperto pilota ormai lanciato a folle velocità ha perso il controllo del bolide già nella prima galleria incontrata, quella che attraversa il Monte Sperone. Dopo vari testacoda e con la carrozzeria ormai accartocciata, gli airbag esplosi e i vetri infranti, la Lamborghini si è fermata di traverso sulla corsia di marcia.

Incurante della pericolosità della situazione, soprattutto per i veicoli che potevano sopraggiungere e trovarsi davanti quell'inaspettato ostacolo, A.B. e l'amico sono scappati a piedi dalla galleria, scavalcando la rete dell'autostrada e allontanandosi con un taxi non prima di aver chiamato le forze dell'ordine. I buontemponi hanno allarmato le volanti di tutta la città, inventandosi di aver subito poco prima una rapina in piazza Alimonda, dove lui e un amico sarebbero stati spintonati da due uomini a volto coperto che avrebbero poi sottratto loro l'auto.

Mentre le ricerche dei fantomatici rapinatori si facevano serrate, A.B. finiva l'opera dandosi appuntamento con un conoscente a cui spiegava il 'copione' da recitare prima di entrare negli uffici della polizia per presentare formale denuncia. Il suo passeggero nel momento dell'incidente, intanto, se ne tornava a casa incolume.

Gli ispettori della polizia stradale, che nel mentre avevano recuperato la vettura abbandonata in galleria, avvalendosi delle telecamere autostradali e del prezioso aiuto degli specialisti della scientifica, hanno smontato pezzo per pezzo la storiella inventata da A.B.. Ieri mattina è poi arrivata la confessione del giovene e la conferma da parte dei suoi complici.

Perché il giovane e sprovveduto commerciante di auto si sarebbe inventato tutta questa storia allarmando per una finta rapina mezza città e lasciando una macchina in mezzo a una galleria in autostrada? Semplicemente perché, avendo danneggiato in modo così grave quella costosa vettura, solo in caso di furto avrebbe ricevuto da parte dell'assicurazione un indenizzo pari all'intero valore del mezzo.

Una denuncia per simulazione di reato, una per calunnia e il sequestro penale dalla Lamborghini: questo l'esito della folle notte del ragazzo che a bordo di un bolide voleva scappare dalle sue responsabilità. (da GenovaToday)

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