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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Scontri a Milano: donna incinta perde il bambino

La donna aveva raccontato di essere stata colpita con una manganellata durante lo sgombero di un centro sociale. Secondo i medici, però, "non ci sarebbero segni di percosse"

MILANO - Non si placa la tensione che da alcuni giorni si respira a Milano, tra occupazioni abusive di case popolari, sgomberi e scontri tra agenti e antagonisti che si sono schierati al fianco degli occupanti. E ha perso il bambino la donna che martedì scorso aveva denunciato ai cronisti di essere stata manganellata durante gli scontri scoppiati a seguito dello sgombero degli spazi occupati «Corvaccio squat» e «Rosa Nera» di via Ravenna, quartiere Corvetto di Milano.

La donna, 37enne romena e madre di altri figli, è stata ricoverata la notte scorsa presso la clinica Mangiagalli, dove ha partorito il bambino, ormai privo di vita. Era al sesto mese. Disoccupata da qualche mese, avrebbe detto di essere stata "manganellata" dalla polizia. Occupava abusivamente una casa in Corvetto. Dalle prime informazioni trapelate, tuttavia, secondo i medici "non ci sarebbero segni di percosse".  

A seguito della segnalazione dell’ospedale, il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, titolare delle inchieste sugli incidenti scoppiati durante e dopo gli sgomberi di case popolari e spazi sociali, ha disposto accertamenti sulla vicenda. (da MilanoToday)

Milano, sgombero dei centri sociali: è guerriglia

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