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Sabato, 20 Aprile 2024
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Salerno, cannibale fece a pezzi la madre e la mangiò: "Volevo ricostruirla"

La perizia psichiatrica sul cannibale Lino Renzi rivela dettagli sconcertanti. L'uomo, gravemente malato di mente, feci a pezzi la madre e ne mangiò alcune parti

SALERNO - Lino Renzi è il "cannibale" e matricida di Torrione, un quartiere di Salerno, che un anno fa uccise e divorò la madre.

Per Antonello Crisci, docente universitario di psichiatria e perito del tribunale, l’uomo è totalmente "infermo e socialmente pericoloso". Renzi, inoltre, non è in grado di sostenere alcun grado di giudizio.

LA CONFESSIONE DEL KILLER - A spiegarlo è la perizia psichiatrica consegnata in tribunale nei giorni scorsi dal professor Crisci che, nella sua relazione, riporta anche alcuni dettagli del racconto dell’assassino. Lino Renzi avrebbe confessato: “Volevo distruggerla e poi ricostruirla”, ed avrebbe anche ammesso di aver fatto a pezzi la madre e di averla cucinata e persino mangiata.

Renzi è ora ricoverato presso l’ospedale di Aversa, dove è in cura psichiatrica. Proprio la necessità di farsi curare, più volte auspicata dalla madre, sarebbe il movente del feroce omicidio. Dopo interminabili discussioni, infatti, la donna è stata uccisa e poi fatta a pezzi. I fatti risalgono al luglio scorso: la vittima si trovava in bagno quando ha subito l’aggressione del figlio, che l’ha uccisa a forza di calci e pugni in testa per poi deturparne il cadavere. (da SalernoToday)

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