Il Kabobo di Jesi, ruba machete dall'armeria e minaccia di morte i passanti
L'uomo, un nigeriano ventiseienne, ha rubato due grossi coltelli e ha terrorizzato un intero quartiere prima di chiudersi in una chiesa. Ferito il comandante dei carabinieri
ANCONA - Ha infranto la vetrina di un'armeria, ha rubato tre coltelli e ha seminato il terrore per tutta la città, urlando frasi sconnesse e minacciando di morte i passanti. Scene di pura follia lunedì sera poco prima delle 20 a Jesi, alla galleria ex Smia, dove si è rivissuto l'incubo Mada Kabobo, il ghanese che l'undici maggio scorso uccise tre persone a picconate a Milano, in zona Niguarda. Fortunatamente, nella città marchigiana il bollettino è stato molto meno drammatico con un solo ferito in maniera lieve.
Poco dopo le 19:30 un giovane cittadino nigeriano di ventisei anni, noto alle forze dell’ordine e fermato già la scorsa settimana, ha sfondato la vetrina di un arrotino di via Colocci, e ha rubato tre lame. Dopo averne persa una per strada, il ventiseienne ha cominciato la sua folle corsa, durata in tutto più di un’ora. Molte persone si sono barricate terrorizzate nei negozi o chiuse in macchina.
Il giovane ha quindi raggiunto la chiesa di San Pietro all’interno delle mura di Porta Valle e si è barricato all'interno. Qui il comandante dei carabinieri di Jesi, il capitano Mauro Epifani, è rimasto ferito al fianco sinistro – fortunatamente in maniera lieve – mentre cercava di bloccare il giovane.
La fuga del nigeriano è terminata soltanto alle 20:45, dopo più di un'ora di caccia all'uomo. Fermato, il ragazzo non ha fornito alcuna spiegazione coerente dell’accaduto, e non si esclude naturalmente possa essersi trovato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. (da AnconaToday)