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Martedì, 16 Aprile 2024
Città Brescia

Mamma scomparsa, la testimonianza shock: "Ho visto il marito con un sacco, si muoveva"

E intanto il marito 50enne della donna scomparsa respinge ogni accusa, dicendo di non sapere dove si trova la moglie

"Non ho ucciso io mia moglie, è sparita da sola". Sono le parole pronunciate dal marocchino 50enne marito di Suad Allou, la mamma 29enne bresciana scomparsa da domenica scorsa. Dal carcere di Canton Mombello, l'uomo - più vecchio di 21 anni rispetto alla moglie, residente a Seniga, nella Bassa - si difende dalle accuse che hanno spinto il sostituto procuratore, Maria Cristina Bonomo, a disporre il fermo.

Marito e moglie erano separati da tempo, scrive BresciaToday. La donna lo aveva anche denunciato per maltrattamenti, tanto che per un periodo era stata ospitata in una casa protetta, per difendere se stessa e i figli. L'allarme per la scomparsa di Suad, lunedì, è stato lanciato proprio dai figli, in particolare dalla ragazzina di 9 anni. Ora i due sono sono stati affidati dalla Procura dei Minori ad una comunità. Per questa mattina è fissato l'interrogatorio per la convalida dell'arresto. Salvo svolte improvvise, l'uomo rimarrà in carcere fino alla soluzione del giallo.

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Improbabile, secondo gli inquirenti, che la donna si sia allontanata volontariamente, lasciando soli i suoi due figli: una bimba di 9 anni e un maschietto di due. Sul caso, BresciaToday  parla di una testimonianza shock della titolare del bar 'Lerose' di via Milano, le cui telecamere hanno ripreso il marito della 29enne uscire dalla casa con una grossa sacca. Gli occhi elettronici del bar 'Lerose' sono puntati proprio sul cortile del comprensorio di via Milano dove la donna abitava da qualche mese, e hanno ripreso il marito violento - da cui la 29enne si stava separando e che non abitava più con lei - entrare e poi uscire dall'appartamento con un grosso sacco nero. L'ipotesi più probabile, e la più raccapricciante, è che in quel grosso sacco nero potesse esserci il corpo senza vita della giovane. Una sequenza che la titolare del bar non ha esitato a consegnare agli investigatori.

"La telecamera  che sorveglia l'entrata sul retro del bar lo ha inquadrato molto bene - racconta la donna a Laura Almici di BresciaToday - . Era vestito da muratore, indossava un cappellino e anche un paio di guanti. Nelle immagini lo si vede entrare alle 23 di domenica sera, insieme ai due bambini. Alle 2 esce una prima volta per prendere una boccata d'aria, poi rientra in casa. Alle 4.30 invece lo si vede mentre percorre il tratto del cortile, dopo esser sceso dalle scalinate che portano alla mansarda, trascinando un grosso sacco nero. Per passare ha anche spostato le bici parcheggiate vicine al muro: più che un sacchetto della spazzatura sembrava un grosso borsone, ma a quel punto ho interrotto la visione del video. Il sacco si muoveva: probabilmente la donna era ancora viva".

Un dettaglio che se venisse confermato renderebbe ancor più orribile lo scenario del "caso". Il filmato, visionato martedì dalla Polizia Locale e mercoledì dalla Squadra Mobile della Questura, è stato la molla che ha fatto scattare l'arresto del marito 50enne di Suad.  L'uomo è accusato di omicidio e occultamento di cadavere, ma ha negato tutto.

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