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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Palermo

La strana morte di un ragazzo fortunato, parla la mamma: "Finalmente la verità"

C'è una svolta nelle indagini sulla morte di Mario Biondo, 36enne cameraman palermitano trovato senza vita a Madrid quasi sei anni fa

C'è un colpo di scena nelle indagini per la morte del cameramen palermitano Mario Biondo. "Finalmente si è aperto un varco nella verità", ha detto all'Adnkronos la mamma Santina D'Alessandro che con il marito Giuseppe Biondo non si è mai arresa all'ipotesi del suicidio, avanzata dagli investigatori spagnoli, ma ha sempre sostenuto si trattasse di una simulazione. Il giovane, sposato con la popolarissima conduttrice televisiva di 'Telecinco' Raquel Sanchéz Silva, venne trovato senza vita il 30 maggio del 2013 nel soggiorno del loro appartamento di Madrid, mentre la moglie era andata a trovare un parente in un'altra città.

Morte Mario Biondo, la mamma: "Medico indagato, non ci arrendiamo"

Nonostante le conclusioni della giustizia iberica, che ipotizzavano il suicidio, i genitori riuscirono a far riesumare il cadavere, ottenere nuovi esami e, ora, il tribunale di Madrid ha accolto anche la loro denuncia, come vi raccontavamo ieri. "Il medico legale che ha eseguito la prima autopsia sarà indagato, questo significa che si è aperto un varco in Spagna - conclude la madre di Mario -. Ora attendiamo l'esito degli esami dell'ultima riesumazione che è stata fatta qui a Palermo. Noi non ci arrendiamo". I genitori di Mario Biondo hanno sempre ripetuto che la sera prima della morte il figlio era stato in chat con il fratello e la sorella e non c'era nulla in quella lunga conversazione che poteva far pensare a qualche suo malessere. "Era felice del suo lavoro - hanno sempre sottolineato - non vedeva l'ora di andare in vacanza, di vederci, faceva progetti. Nessun segnale né del fatto che si potesse suicidare né che potesse essere ammazzato".

Come è morto Mario Biondo? La giustizia spagnola bollò subito il caso come suicidio e la questione sembrava chiusa. Ma subito dopo iniziò la battaglia dei genitori, Santina D'Alessandro e Pippo Biondo, per dimostrare che il figlio era stato ucciso. Una battaglia a oltranza, che ha trovato il momento decisivo negli scorsi mesi, quando la Corte ha ordinato di proseguire l'inchiesta e, quindi, di indagare il medico legale che ha eseguito la prima autopsia sul corpo di Mario Biondo. Le ragioni: le differenze riscontrate tra la relazione che il medico ha firmato nel 2013 e quella che è stata preparata dopo la seconda autopsia richiesta dai genitori in Italia. I genitori di Biondo non hanno mai creduto alla tesi di un suicidio, ragione per cui hanno combattuto per riaprire il caso riuscendo ad ottenere l'esumazione del corpo del figlio.

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Mario Biondo, la nuova autopsia 

I risultati della terza autopsia - svolta presso l'Istituto Anatomico del Policlinico di Palermo con esperti nominati dai pubblici ministeri italiani e anche una squadra indipendente assunta dalla famiglia stessa - sono attesi entro la fine di gennaio. La famiglia Biondo accusa il medico di non aver completato l'esame che avrebbe dovuto fare al corpo di Mario: in quella autopsia fatta in Spagna non ci sarebbe stata traccia di una contusione che Biondo presentava nel cervello. I risultati della nuova autopsia, se dovessero confermare che non si è trattato di un tragico gesto da parte di Biondo, porterebbero nella direzione di un suicidio simulato.

Mario Biondo, perito spagnolo contesta la tesi del suicidio: "Così è stato ammazzato" | Servizio video di Rosaura Bonfardino, PalermoToday

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