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Giovedì, 25 Aprile 2024
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E' morto Max Fanelli, paladino della battaglia sull'eutanasia

Aveva 54 anni e da tempo era malato di Sla. Si è spento al reparto di Rianimazione dell'ospedale di Senigallia, dove era stato ricoverato pochi giorni fa in seguito ad un'infezione

ANCONA - Era il 21 gennaio 2015 quando su internet irruppe il video di un signore di Senigallia che, da un letto, chiedeva che in Italia quelli come lui potessero scegliere come e quando porre fine alla loro vita. Perché il suo fine vita non sarebbe mai stato come quello di chiunque altro. Il suo, come quello di tutti i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla).

Massimiliano, per tutti Max Fanelli, ha intrapreso così una battaglia per chiedere alla politica, ai giornali, alla società civile e alla Chiesa di affrontare il problema del fine vita per chi, come lui, era condannato ad esprimersi solo attraverso gli occhi.

Gli stessi occhi marroni di Max gli hanno sempre consentito di scrivere e comunicare con il mondo esterno attraverso un comunicatore elettronico. Gli stessi che, col passare dei mesi, hanno iniziato a soffrire insieme al resto del corpo. Gli stessi occhi si sono chiusi per sempre al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Senigallia, dove Max era stato ricoverato per una grave infezione che nei giorni scorsi gli aveva anche dato febbre alta.

E’ morto così il 54enne senigalliese, l’ultimo uomo capace di dare corpo alla battaglia per l’eutanasia legale. Il suo corpo era arrivato allo stremo delle forze e stamattina si è semplicemente addormentato nel letto d’ospedale, mentre al suo fianco c’era la moglie Monica che, in questi anni, non lo ha mai lasciato solo. Ora gli amici di Max sono al lavoro per trovare ill luogo adatto dove svolgere i funerali che si dovrebbero tenere venerdì prossimo in forma laica. 

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