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Martedì, 23 Aprile 2024
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Meningite a Milano, ricoverato studente 18enne: "Vaccinazioni a tappeto"

Sarà offerto gratuitamente il vaccino a tutti gli studenti del liceo Liceo Leonardo da Vinci frequentato dal 18enne ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano

MILANO - Confermata la diagnosi di meningite per il 18enne che studia al liceo scientifico Leonardo da Vinci di via Respighi, ricoverato al Niguarda da domenica 23 aprile. Lo rende noto Giulio Gallera, assessore regionale al welfare, che aggiunge che il meningococco che ha colpito lo studente è di tipo W135.

Le condizioni di salute del giovane sono stabili: da mercoledì 26 aprile non è più in terapia intensiva. La regione offrirà la vaccinazione 'a tappeto' per tutti gli studenti del liceo, come già avvenuto in occasione di altri casi di meningite in ragazzi o ragazze che frequentavano le scuole.

Il programma agevolato - che Ats (ex Asl) di Milano sta organizzando con il Fatebenefratelli-Sacco - verrà comunicato nei prossimi giorni. La vaccinazione sarà effettuata attraverso il quadrivalente che protegge dai tipi A, C, W135 e Y, già previsto nel piano vaccini fino a 18 anni, ma che in questo caso sarà offerto gratuitamente anche agli studenti maggiorenni del liceo.

Dall'inizio del 2017 salgono così a 19 i casi registrati in tutta la Lombardia, di cui due di tipo W135, otto di tipo C, sei di tipo B e tre di cui non è stato possibile individuare il ceppo. "Non ci troviamo in una situazione di emergenza", ribadisce Gallera ricordando che la somministrazione contro il meningococco è offerta a seconda del ceppo per classi di età (B per i nuovi nati a partire dal 2017, quadrivalente A, C W135 e Y fino ai 18 anni) e in persone a rischio per patologia

Meningite, quali sono i sintomi

sintomi sono assai variabili, possono dipendere dall’età del bambino, a volte insorgono molto rapidamente ma comunque sono generalmente molto gravi e riconoscibili come tali dai genitori.
Nel lattante possono essere presenti irritabilità, nervosismo implacabile, sonnolenza profusa, convulsioni mentre può essere assente la febbre elevata. Nel lattante i sintomi sono più sfumati e possono apparire meno gravi della realtà.
I sintomi caratteristici, che di solito mancano nei neonati e nei primi mesi di vita, rendendo così più difficile la diagnosi, sono la febbre elevata o moderata, il mal di testa, il vomito, una grave debolezza, rigidità del collo e del dorso (per cui il bambino non riesce a toccarsi lo sterno con il mento tenendo la bocca chiusa né riesce a stare seduto sul letto senza appoggiarsi sulle braccia tenute dietro la schiena). Nei casi più gravi sono presenti anche crisi convulsive. Esiste poi tutta una serie di altri segni che il medico ricerca visitando un bambino in cui sospetta una meningite. In alcune forme di meningite meningococcica (le più gravi) compaiono, insieme con la febbre e gli altri sintomi, piccole macchie rosso-porpora (petecchie) sparse per tutto il corpo.

Meningite, come si trasmette

L’infezione si diffonde per via aerea e di solito viene trasmessa per contatto diretto (o tramite goccioline infette) da un “portatore sano”. È più raro che l’infezione sia contratta direttamente da un soggetto ammalato, che di solito è isolato dal contatto con altre persone. Il periodo di incubazione va solitamente da 1 a 7 giorni.
L’infezione delle meningi può costituire una complicazione di una frattura del cranio, se questa ha interessato il naso, l’orecchio medio o i seni paranasali; talvolta la meningite è preceduta da una infezione delle vie respiratorie superiori o dell’orecchio medio.

Quando si verifica un caso di meningite meningococcica in una comunità (asilo, scuola, collegio, caserma), a tutte le persone che sono state a contatto con l’ammalato vengono somministrare per alcuni giorni dosi di antibiotico per bocca allo scopo di prevenire l’infezione (profilassi antibiotica).

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