rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Monza / Monza e della Brianza

Porta la droga al figlio in carcere: denunciata "mamma pusher"

La donna è stata scoperta dagli agenti della polizia penitenziaria del reparto colloqui del carcere di Monza

MONZA - Voleva portare un "regalino" al figlio in carcere: una dose di droga. Ma gli agenti della polizia penitenziaria del reparto colloqui della casa circondariale di Monza se ne sono accorti e per la donna è scattata una denuncia.

Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi: la donna, quasi sicuramente, avrebbe voluto consegnare la droga al figlio, un detenuto sudamericano di trent'anni, durante un colloquio.

Alcune settimane fa, un episodio praticamente identico, sempre nel carcere monzese: una donna aveva nascosto della droga nelle mutande per portarla al marito.

"Ancora una volta - ha commentato Donato Capece, segretario generale del Sappe - i bravi agenti di polizia penitenziaria in servizio a Monza hanno colto in flagranza il tentativo di passaggio della droga da parte di un familiare al congiunto detenuto. Sono stati bravi e attenti e a loro andrebbe riconosciuto un adeguato apprezzamento da parte del ministero della giustizia e del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria per la professionalità, l’attenzione e lo spirito di servizio".

"Far circolare dello stupefacente in un carcere - ammette Capece - è ovviamente deleterio e pericoloso, tanto più se si considera che anche questo detenuto, pur se pluripregiudicato, è ristretto in un regime penitenziario aperto, con controlli minimi di polizia per effetto della incomprensibile scelta del sistema della vigilanza dinamica, introdotto nelle carceri dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che consente ai detenuti di stare molte ore al giorno fuori dalle celle, mischiati tra loro, senza fare nulla e con controlli sporadici ed occasionali della polizia penitenziaria". (da MonzaToday)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Porta la droga al figlio in carcere: denunciata "mamma pusher"

Today è in caricamento