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Giovedì, 18 Aprile 2024
NAPOLI

Ucciso da un batterio killer contratto in corsia, maxi risarcimento dall'ospedale

Il Tribunale di Napoli ha condannato l'ospedale Cardarelli a pagare quasi un milione di euro alla famiglia del paziente, un 61enne che perse la vita dopo un banale intervento di routine

NAPOLI - Operato per un banale intervento di routine, Roberto V. era morto pochi mesi dopo in seguito a un'infezione batterica contratta in ospedale. Anni dopo quella tragedia, il tribunale di Napoli ha messo la parola fine sulla vicenda del vicecomandande dei vigili urbani di Afragola, operato nel luglio 2008 all'ospedale Cardarelli per la rimozione di calcoli alla colecisti e morto nell'ottobre dello stesso anno in seguito a complicazione causate da una endocardite batterica contratta in ospedale.

I familiari del paziente non si erano arresi e avevano mosso una dura battaglia giudiziaria. Ora il giudice, come riporta Il Mattino, ha condannato il Cardarelli a risarcire la moglie e i due figli dell'uomo con circa 279mila euro a testa per la scomparsa del loro familiare. Il tribunale ha considerato anche il danno biologico del paziente per 5500 euro per ognuno dei diciotti giorni di degenza.

Come scrive il giudice Francesco Graziano, "Questo danno è finalizzato al risarcimento per la paura di dover morire, provata da chi abbia patito lesioni personali e si renda contro che esse saranno causa della propria fine...".

L'azienda ospedaliera napoletana dovrà quindi pagare poco meno di un milione di euro, a cui aggiungere oltre 30mila per per spese processuali e compensi professionali forensi. (da NapoliToday)

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