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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA / Pesaro e Urbino

Mucca pazza, torna l'incubo: morto un medico a Fano

L'uomo, un dottore di 53 anni, è morto venerdì scorso. Mistero sulle cause della contrazione. Niente autopsia per evitare i rischi, seppur minimi, di contagio

FANO - La sindrome della mucca pazza torna a terrorizzare l'Italia. Un medico 53enne di Fano è morto venerdì scorso dopo circa un mese e mezzo di agonia. Non è ancora chiaro come l'uomo abbia contratto la malattia - possibile che la causa sia un viaggio all'estero -,quel che è certo però è che i dottori hanno deciso di non procedere con l'autopsia per evitare i rischi, seppur minimi, di contagio. 

Il direttore degli ospedali riuniti Marche Nord, Aldo Ricci, ha provato a smorzare ogni tipo di allarmismo. "La contrazione non è necessariamente legata all'assunzione di carne - ha spiegato in un'intervista a Fanoinforma.it - Abbiamo evitato l'autopsia perché un minimo rischio di contagio c'è". 

E se un rischio c'è, per ora, lo stesso non può dirsi per una cura. “Purtroppo non esiste ancora una cura - ha spiegato il direttore -, nonostante i medici siano stati molto bravi a diagnosticarla, non c’è stato nulla da fare. I sintomi, iniziati circa un mese e mezzo fa e sono stati subito chiari: perdita di lucidità, fatica a parlare, tutti segnali che portano alla sindrome. Di questa malattia si sa ancora molto poco - ha continuato Ricci - ma di certo non dobbiamo scatenare inutili allarmismi, in quanto penso che sia il primo caso riscontrato nel nostro territorio e secondo studi recenti la contrazione non è necessariamente legata all'assunzione di carne, ma può essere dettata da molteplici fattori, tra cui quello genetico. Detto questo, è necessario precisare che la carne, per evitare qualsiasi rischio, va mangiata ben cotta".

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