rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Brescia

E' tornato 'Bennie', il mostro del Lago di Garda

"Un'ombra scura più grande di una barca". Così i due ragazzi che lo hanno avvistato descrivono 'Bennie' e descrivono, a Brescia Today, la loro esperienza

Il terrore negli occhi di Antonio Spallanzani, il subacqueo emiliano che circa 12 anni fa ha sparato dritto in faccia a quell'anguilla enorme, quel serpentone spaventoso. Ma Bennie il mostro del Garda non sembra si sia fatto tanto male, continua a farsi vedere ogni tanto.

Fatto sta che, come suggeriva l'esperto di misteri Armando Bellelli, con un po' di perizia è possibile davvero costruire uno storico degli avvistamenti, e scoprire che bene o male i suoi passaggi e le sue emersioni hanno spesso una logica, legate magari alle necessità del nutrimento, legate alla vicinanza dal posto in cui avrebbe trovato 'tana'.

Pochi giorni fa in redazione ci è arrivata una nuova ed esclusiva testimonianza, datata estate 2011 nello stesso periodo in cui anche un gruppo di turisti avvista qualcosa di strano all'altezza di Padenghe sul Garda, e si precipita perfino dalle autorità locali a riferire su quanto emerso dalle acque.

L'ultima testimonianza pervenuta invece è più precisa e dettagliata, e ce la raccontano Fabio Rebuschi e Matteo Galbassini, due ragazzi sulla trentina con residenza a Moniga del Garda. Il periodo, giugno 2011, più precisamente un sabato pomeriggio: un soleggiato giorno di riposo, il giorno ideale per uscire fuori in barca.

"Non eravamo lontanissimi dalla riva, ci eravamo comunque fermati a fare un tuffo in acque comprese tra Portese e Manerba - ci raccontano i ragazzi - Dopo il rinfrescante tuffo risaliamo sullo scafo, e con un po' di stupore ci accorgiamo che qualcosa non va: proprio a due passi dalla barca abbiamo visto una specie di grossa ombra, una macchia scura ma di dimensioni notevoli. Presi dal panico siamo rimasti pietrificati, ci siamo spaventati. Abbiamo poi fatto mente locale, ci siamo accorti che poteva essere una bella bestia, apparentemente più lunga della nostra stessa barca".

I 'Deep Explorers' alla ricerca del mostro del Garda

La barca in questione è una RIO 400 che raggiunge e supera i 4,50 metri di lunghezza. Forse Bennie è davvero un curiosone, e si avvicinato allo scafo giusto per dargli un'occhiata, magari per salutare. Oppure semplicemente non si è manco accorto di nulla.

"Non abbiamo ben capito cosa è successo - continuano Fabio e Matteo - e siamo rimasti un po' schiariti. Poco dopo abbiamo ripreso la marcia, siamo andati verso riva e verso casa, siamo corsi in paese. Siamo andati al bar, l'abbiamo detto subito agli amici: ci hanno preso un po' in giro, ci hanno detto di aver bevuto. E così fino ad oggi non abbiamo più detto nulla, non l'abbiamo più detto a nessuno: avevamo paura di essere ancora scherniti".

In effetti l'emergere di nuove testimonianze prima nascoste è chiaramente legato all'emergere della notizia: il camionista e la signora, il subacqueo e il turista, ora anche i ragazzi della Valtenesi. "Abbiamo preso coraggio negli ultimi tempi, dopo le tante notizie e gli avvistamenti, ora siamo sicuri che sia giusto dirlo: quel giorno abbiamo visto qualcosa, e qualcosa di veramente grosso. Poteva essere un pesce enorme, magari un siluro, noi non siamo degli esperti. Ma di una cosa siamo certi, quella 'cosa' era più lunga e più grossa della barca stessa". (da Brescia Today)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

E' tornato 'Bennie', il mostro del Lago di Garda

Today è in caricamento