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Martedì, 16 Aprile 2024

Sgombero a Primavalle, la denuncia degli occupanti rimasti senza assistenza: “Ci hanno mentito”

RomaToday ha incontrato alcuni degli occupanti dello stabile sgomberato di via Cardinal Capranica: c'è chi è rimasto senza un tetto e chi ha trovato riparo in altre occupazioni

Sono ancora lì, in un parcheggio a pochi passi dallo stabile di via Cardinal Capranica, a Primavalle, da cui sono stati sgomberati qualche giorno fa. Quello stesso piazzale dove si erano radunate le decine di blindati e agenti delle forze dell’ordine per lo sgombero e che adesso è diventato quasi un punto di ritrovo, per rivedersi, raccogliere notizie sugli amici e compagni di occupazioni di cui non si hanno più notizie.

Veronica Altimari di RomaToday ha incontrato alcuni di loro. “Il giorno dopo lo sgombero abbiamo avuto un tavolo con l’assessore Laura Baldasserre (che si occupa delle Politiche Sociali, ndr) e ha parlato di assistenza di un mese, non certo di un anno”, racconta Sharon. “Mia figlia era sotto shock, ho dovuto mandarla da mia sorella ed è malata. Hanno fatto una cosa vergognosa, tutti quei poliziotti per sfrattare 80 bambini”.

Sharon, come altre famiglie, ha scelto di rinunciare all’assistenza offerta dal Campidoglio: “Volevano mettere me in un centro d’accoglienza e mia figlia in una casa famiglia - spiega -, menomale che non volevano separare i nuclei famigliari”. Ora vive in una stanza all’interno di un’occupazione di zona a cui hanno offerto ospitalità. “Non vivo certo bene l'idea di passare da una occupazione ad un’altra, con la paura di rivivere un altro sgombero, ma non vedo altra scelta - dice Sharon - ci hanno mentito. L’alternativa che ci hanno dato sono centri temporanei sporchi e fatiscenti, costringendoci a preferire la strada. E tanti lo sono per davvero”.

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