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Giovedì, 25 Aprile 2024
Città Palermo

Angela Maria Corona, trovata morta in un sacco: arrestati la nipote e due giovani

Svolta nell'inchiesta sull'omicidio della 47enne trovata morta in un sacco a Bagheria. I Carabinieri hanno arrestato all'alba di oggi la nipote e due uomini che, secondo la Procura di Termini Imerese, sarebbero stati assoldati dalla donna "come sicari"

Arriva la svolta nell'inchiesta sull'omicidio di Angela Maria Corona, la donna di 47 anni trovata morta in un sacco a Bagheria nel palermitano una settimana or sono. I Carabinieri hanno arrestato all'alba di oggi la nipote e due uomini che, secondo la Procura di Termini Imerese, sarebbero stati assoldati dalla donna "come sicari". L'accusa è omicidio e occultamento di cadavere.

I destinatari della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip sono M.F.C. (39 anni), l'ivoriano G.M.D. (23) e il maliano T.S. (28 anni). Uno dei due sarebbe stato avvicinato dalla 39enne, cosciente delle sue difficoltà economiche, proponendogli 15.500 euro per aiutarla nell'omicidio. Secondo la ricostruzione di inquirenti e investigatori Corona sarebbe stata strangolata la sera del 14, messa dentro un sacco e gettata in un dirupo. Dietro l'uccisione ci sarebbero stati screzi e litigi tra le due.

Omicidio Angela Maria Corona a Bagheria: arrestati la nipote e due giovani

Angela Maria Corona era stata trovata senza vita in un sacco dell'immondizia dilaniato dagli aninali selvatici e buttato tra la vegetazione nelle campagne lungo la strada provinciale 16 che collega Bagheria a Casteldaccia: sarebbe stata uccisa, secondo gli inquirenti, dalla nipote e due uomini. "L'attenta attività di indagine - spiega il Procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio - condotta con encomiabile decisione dai militari della Compagnia Carabinieri di Bagheria, ha consentito in tempi rapidi di formare una solida piattaforma probatoria sulla base della quale il gip del Tribunale di Termini Imerese ha ritenuto sussistenti gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre indagati".

In base alla ricostruzione degli inquirenti la nipote della vittima "avrebbe assoldato due sicari - afferma il procuratore - affinché , dietro corresponsione di un prezzo, l'aiutassero a uccidere la donna e occultarne il cadavere". Inizialmente era sembrato un vero rompicapo per i militari coordinati dal sostituto Daniele Di Maggio e dal procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio. La donna, che era addetta alle pulizie in uno studio professionale, era scomparsa qualche giorno prima da casa a Bagheria. Erano in corso le ricerche quando è stato scoperto il cadavere. A presentare la denuncia di scomparsa ieri era stato il compagno della donna. Sembra che all'origine dell'omicidio ci sia stata una lite in ambito familiare sfociata nel sangue. La nipote di Angela Corona accusata dell'omicidio si trova da giorni ricoverata al Centro grandi ustioni dell'ospedale Civico di Palermo dopo avere riportato delle bruciature di secondo grado alle gambe. Sembra che la zia, cioè la vittima, dopo la lite tra le due , le avrebbe lanciato addosso dell'acqua bollente sulle le gambe. Però ai medici aveva raccontato di avere riportato le ustioni per l'incendio dalla sua auto, andata a fuoco mentre percorreva una strada vicino al cimitero di Bagheria.

Orrore in campagna: trovato il cadavere di una donna 

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