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Giovedì, 28 Marzo 2024
Città Cuneo

Omicidio Anna Piccato, tutti i dubbi della nipote: "Spariti 20mila euro dal conto"

A carico del muratore arrestato per l'omicidio della pensionata ci sono "gravi indizi di reato". Il movente dell’omicidio sarebbe da ricercare nella sfera economica: massimo riserbo

A carico di  D.E.B. il 40enne in carcere da giovedì 24 gennaio, ci sono "gravi indizi di reato". E' l'unico indagato per l’omicidio di Anna Piccato, la 70enne trovata morta a Barge (Cuneo) con il volto dilaniato dietro alla chiesa del paesino di montagna. Gli inquirenti hanno fermato l'uomo, un muratore del posto, con precedenti, neanche 24 ore dopo il brutale omicidio, ma per giorni su tutta la vicenda è stato mantenuto il riserbo più totale. Riserbo che permane, se si pensa che gli elementi a carico del presunto assassino non possono essere diffusi, per decisione della Procura (coordina le indagini il pm Alberto Braghin). Si sa solo che si sarebbe contraddetto durante gli interrogatori cui è stato sottoposto. "La convalida dell'arresto conferma che il quadro acquisito dispone degli elementi necessari per dare una risposta al delitto", dice all'agenzia Ansa il procuratore Onelio Dodero.

Omicidio Anna Piccato: chi è il presunto omicida

Il presunto omicida e Anna Piccato, secondo quanto scrivono i giornali locali, si conoscevano ma non risulta che ci fosse una frequentazione abituale. Non è stata trovata l'arma del delitto. L'uomo  vive in una casa isolata sulla collina in località Gabiola, messa sotto sequestro dagli inquirenti. Il movente dell’omicidio potrebbe però essere da ricercare nella sfera economica: o almeno, è quel che pensa e ribadisce la nipote e figlioccia, intervistata dal programma Rai "La vita in diretta": "Negli ultimi due o tre mesi - ha detto -  ho notato che zia, quando andava in Croce rossa a fare volontariato, pretendeva in modo quasi ossessivo di essere portata e recuperata a inizio e fine turno. Chi me lo dice che non avesse paura di qualcuno che l’aspettasse per strada?". Ha un dubbio atroce, che la zia sia stata "uccisa per soldi".

Anna, uccisa dietro la chiesa: omicidio feroce e senza un perché

"Tre anni fa zia mi ha lasciato un documento legato a un conto postale. In questo conto vi erano dei soldi: ‘Un domani che non ci sarò più sono tuoi’ mi aveva detto". Circa 20mila euro. "In un anno e mezzo questi soldi sono spariti. Su quel conto non c’è più niente: mi ha inquietato il fatto che mia zia faceva prelievi continui, da 500, 1000 euro, da un anno e mezzo". La nipote sospetta che Anna Piccato fosse "sotto ricatto, ha dato soldi a una o più persone sbagliate. E questa persona ha voluto sempre di più, sino a quando lei non aveva più niente. Gli avrà detto ‘Non posso più aiutarti, se non mi lasci stare vado dai Carabinieri’, quello è impazzito e le ha fatto quello che le ha fatto". Tutte ipotesi, non ci sono conferme. 

L'omicidio di Anna Piccato a Barge

Anna Piccato, 70 anni, ex operaia Indesit, originaria di Martiniana Po, era stata trovata morta mercoledì 23 gennaio a Barge, paese di montagna del Cuneese. Il cadavere dell'anziana era stato trovato alle 9 da alcuni residenti nei giardinetti vicino alla chiesa di San Rocco, un piccolo parchetto pubblico attrezzato con giostre e scivoli: era stata uccisa a martellate, più di dieci i colpi violentemente inferti. Anna Piccato era molto conosciuta in paese, era stata sindacalista per la Cgil e volontaria della Croce rossa.

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