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Sabato, 20 Aprile 2024
CRONACA

Cerignola, commerciante ucciso in un agguato: disse "no" al pizzo

Antonio Sorrenti fu accusato dell'omicidio del boss Leonardo Di Tommaso, nel 2004: ai magistrati raccontò di minacce e pressioni per pagare mille euro al mese. Oggi Sorrenti è stato trovato senza vita in campagna nel foggiano

CERIGNOLA (FOGGIA) - Lo hanno ucciso a colpi di fucile, colpendolo più di una volta alla testa e al torace. Antonio Sorrenti, 51enne commerciante di Cerignola, nel foggiano, è morto così, stamattina. Il suo cadavere è stato trovato riverso nell'abitacolo della sua auto a ridosso di un uliveto poco distante dalla sua abitazione, nella zona di "Scafarone", nelle campagne del basso Tavoliere (guarda le foto).

Antonio Sorrenti è stato vittima di un agguato. Il 51enne era solo a bordo della sua auto: stava percorrendo la strada secondaria in contrada “Scarafone” quando è stato affiancato dai sicari. Ferito a morte, l'uomo ha perso il controllo del mezzo, che si è ribaltato più volte su se stesso. Sull’accaduto sono in corso i rilievi e le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Foggia e della compagnia di Cerignola. A dare l’allarme agli uomini dell’Arma sono stati alcuni automobilisti in transito che hanno notato l’auto della vittima - una Ford Kuga - ribaltata fuori strada e hanno pensato ad un incidente stradale. Giunti sul posto, però, i militari hanno compreso che si trattava di un omicidio.

Dieci anni fa, nell’ottobre del 2004, Sorrenti fu accusato dell’omicidio di Leonardo Di Tommaso detto “Taddone”, ritenuto un esponente di spicco della malavita locale. Il 51enne, secondo l’ipotesi degli inquirenti, all’epoca dei fatti si era ribellato alle richieste di pizzo - circa mille euro al mese - pretese da Di Tommaso, esplodendo al suo indirizzo almeno sei colpi di pistola. (da FoggiaToday)

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