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Sabato, 20 Aprile 2024
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Uccide la ex a colpi di pistola, fuga finita per Domenico Massari: si è costituito a Sanremo

L'uomo dopo il delitto aveva fatto perdere le proprie tracce. Dopo più di 24 ore si è presentato, senza il suo avvocato, davanti al carcere di Sanremo, sparando alcuni colpi. Domani l'autopsia sul corpo della vittima, Deborah Ballesio

Si è costituito Domenico "Mimmo" Massari, l'uomo che sabato sera ha ucciso a colpi di pistola l'ex moglie Deborah Ballesio in un ristorante karaoke sul lungomare tra Savona e Vado Ligure. 

Dopo l'omicidio, Massari si era dato alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Dopo più di 24 ore, durante le quale era scattata una caccia all'uomo in tutta Italia, l'uomo si è consegnato alle forze dell'ordine, senza il suo avvocato: prima ha sparato alcuni colpi di pistola davanti al carcere di Sanremo e poi si è costituito. 

Omicidio Deborah Ballesio: gli spari al karaoke e poi la fuga

Sabato sera, Massari era comparso all'interno del locale, il ristorante del bagno "Acquario", dove Deborah Ballesio stava animando una serata karaoka e piano bar. L'uomo sarebbe entrato dalla spiaggia, poi ha iniziato a sparare a distanza ravvicinata. Secondo i testimoni, prima di sparare avrebbe gridato alla ex moglie: "Ti ricordi di me?". Sei i colpi esplosi, tre dei quali fatali che hanno raggiunto la donna al torace. Nell'agguato sono rimaste ferite anche due donne e una bambina di tre anni, colpita di striscio. Domani è in programma l'autopsia sul corpo di Deborah Ballesio. 

Domenico Massari: "Nessun pentimento"

Secondo i quotidiani locali, quattro anni fa, nell'agosto del 2015, l'uomo aveva appiccato un incendio nel locale di lap dance "Follia" di Altare, gestito dalla moglie.  All'epoca i due erano già separati. Massari aveva patteggiato una condanna a tre anni e due mesi per danneggiamenti e stalking. In passato nei confronti dell’uomo era stato emesso un divieto di avvicinarsi a Deborah Ballesio. 

Massari non mostra nessun rimpianto il gesto compiuto. “Non sono pentito di quanto ho fatto, mi dispiace solo per gli innocenti rimasti convolti”, queste le parole dette dall’uomo agli agenti della polizia penitenziaria del carcere di Valle Armea, come riferito nel corso di una conferenza stampa delle forze dell’ordine. L'uomo si trova in carcere in attesa dell'interrogatorio fissato per oggi pomeriggio alle 15. Le accuse nei suoi confronti sono di omicidio volontario aggravato, tentato omicidio per il ferimento grave di una delle due donne coinvolte, che ha riportato 30 giorni di prognosi, lesioni aggravate ma anche ricettazione, porto d'arma illecita e porto d'armi bianche. Alle ricerche, concluse dopo un giorno e mezzo, aveva preso parte l'intera squadra mobile di Savona oltre agli uomini del Servizio centrale operativo inviati dal Ministero dell'Interno per supporto all'attività di indagine.

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