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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Brescia

Uccisi in casa marito e moglie: arrestato il figlio

Il 27enne, figlio della coppia trovata morta ieri a Gavardo, sarebbe il presunto omicida

GAVARDO (BRESCIA) - Colpo di scena nelle indagini per l'omicidio di Gavardo: gli inquirenti hanno fermato Marco Antonelli, figlio 27enne di Pietro Antonelli e Alba Chiodi, marito e moglie trovati senza vita ieri nel loro appartamento, in via Bertolotti.

Il ragazzo, che abita nella stessa palazzina dei genitori, sarebbe il presunto omicida.

Le due vittime, entrambi ex insegnanti in pensione, avevano un sacchetto di plastica in testa che potrebbe aver provocato il decesso per soffocamento. A ritrovare i cadaveri, intorno alle 13.30 di giovedì, era stato proprio il figlio, insieme ad un altro vicino di casa.

Le analisi sul posto effettuate dai carabinieri della Compagnia di Salò e dai militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Brescia hanno permesso di ricostruire la dinamica di quanto accaduto e di risalire al presunto colpevole nell'arco di poche ore.

IL FERMO PER DROGA, POI LA LITE CON I GENITORI - Marco Antonelli, accusato dell'omicidio dei genitori, era stato fermato dai carabinieri della stazione di Gavardo nella serata di mercoledì dopo che era stato visto acquistare della droga. Ha lasciato la caserma dei militari intorno alle 23.30 e poi si sarebbe recato a casa. Qui, verosimilmente, avrebbe avuto un alterco con i genitori. Poi, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, si sarebbe scagliato con violenza sui genitori in un raptus di follia.

ESPERTO DI ARTI MARZIALI - Il ragazzo fermato è un esperto dell'arte marziale thai-boxe. Una passione in cui, dicono i militari bresciani, sfogava la sua aggressività. Le ferite e le contusioni presenti sui corpi dei due coniugi uccisi, stando al primo esame del medico legale intervenuto sul posto a Gavardo, sarebbero compatibili con un'aggressione avvenuta a mani nude. Al ragazzo, poi, una volta portato in ospedale nel pomeriggio di ieri, sono state riscontrate abrasioni sulle mani e sui polsi.

LE INDAGINI - "Ci sono almeno quattro persone che ci hanno parlato della relazione conflittuale che Marco aveva con i suoi genitori. Il ragazzo era insofferente verso le osservazioni e i rimproveri che i genitori gli rivolgevano, come in ogni famiglia normale", ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri di Brescia, il colonnello Marco Turchi.

Un cugino di Alba Chiodi ha raccontato ai militari di conoscere il 27enne solo di vista; ha parlato di un ragazzo chiuso, introverso, schivo. I carabinieri hanno anche riferito che in passato c'erano stati episodi che avevano preoccupato particolarmente i coniugi Antonelli: in un paio di occasioni c'erano stati anche contatti fisici nel corso dei litigi tra padre e figlio.(da BresciaToday)
 

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