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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Massacrata e sepolta viva incinta, permesso premio per l'assassino di Jennifer Zacconi

A Lucio Niero, condannato nel 2008 a trent'anni per l'omicidio della giovane Jennifer con la quale aveva una relazione, è stato accordato un permesso premio. Il padre della ragazza: "Se questa è la legge italiana..."

Undici anni dopo aver ucciso e sepolto ancora viva la ventenne Jennifer Zacconi, incinta all'ottavo mese di gravidanza, Lucio Niero ha ottenuto un permesso premio di quindici ore per passare una giornata a casa con la sorella e il cognato a Castelfranco Veneto. Niero, che all'epoca del delitto di Martellago aveva 34 anni, è stato condannato a trent'anni di prigione nel 2008. Aveva cercato più volte di far abortire Jennifer, con cui aveva una relazione pur essendo sposato e con due figli, e dopo l'ennesima litigata l'aveva uccisa brutalmente e poi l'aveva sepolta nel fango, mentre lei respirava ancora. Dopo alcuni giorni dalla scomparsa della ragazza, Niero confessò tutto ai carabinieri. 

Il suo avvocato difensore, Alesandro Compagno, sottolinea che il suo assistito ha avuto una condotta irrepresensibile in questi undici anni di carcere, durante i quali si è anche diplomato, ma la famiglia di Jennifer Zacconi non si dà pace.

Intervistato dalla trasmissione "Chi l'ha visto?", il padre Tullio ha ripercorso undici anni di dolore: "E' una cosa bruttissima - ha dichiarato al giornalista Nicola Endimioni - Se questa è la legge italiana... Ha commesso 2 omicidi e lo mandano fuori dopo così pochi anni. Il bambino doveva nascere dopo una settimana. Ho più che rabbia nelle mie parole, perché non abbiamo mai ricevuto una lettera di scuse da Lucio Niero. E nemmeno un risarcimento. Niente di niente".

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