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Giovedì, 28 Marzo 2024
OMICIDI / Udine

Omicidio Lignano, la 21enne cubana confessa: "Non volevo finisse così"

Lisandra Aguila Rico è stata arrestata per l'omicidio dei coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero: ha confessato dopo alcune ore di interrogatorio. Ora si cerca il fratello della giovane. La Provincia di Udine: "Schedare gli immigrati"

LIGNANO SABBIADORO (UDINE) - "Ero lì per portargli via i soldi, ma non volevo finisse così". Ha confessato la 21enne di origine cubana Lisandra Aguila Rico che la scorsa notte è stata fermata per l'omicidio dei coniugi Paolo Burgato e Rosetta Sostero, uccisi il 19 agosto nel garage-lavanderia della loro villa, a Lignano Sabbiadoro in provincia di Udine, dopo ore di torture.

Il fratellastro di 24 anni della donna, Reiver Laborde Rico, è ricercato perché sospettato di essere uno degli esecutori materiali del duplice omicidio. Il ragazzo starebbe cercando di scappare verso Cuba. I carabinieri di Lignano Sabbiadoro hanno sentito in caserma altre cinque persone: si tratterebbe di sudamericani.

Della complicità del fratellastro della Aguila si sa, ma a questo punto emergono dei dubbi su quante persone fossero effettivamente presenti all'interno della villa dei Burgato. "Per noi l'interrogatorio è tecnicamente soddisfacente". Ha commentato così il colloquio degli inquirenti con Lisandra Aguila Rico il Procuratore capo di Udine Antonio Biancardi, che nel pomeriggio è arrivato alla caserma dei carabinieri di Udine per leggere gli atti sulla confessione della giovane cubana accusata del duplice omicidio di Lignano.

Lisandra Aguila Rico lavorava in un bar vicino al negozio della coppia a Lignano. E' stata incastrata dalla prova del Dna, dopo le tracce lasciate sul luogo del duplice delitto. La mamma dei due, che vive a Latisana, è molto conosciuta a Lignano, essendo la co-titolare del bar gelateria "Re del gelato", che si trova proprio di fronte al negozio dei Burgato. I coniugi uccisi erano suoi assidui clienti.

"SCHEDARE GLI IMMIGRATI" - Il delitto dell'estate che ha sconvolto la cittadina friulana ha provocato le prime reazioni politiche. "Un lavoro di squadra e di silenzio strategico che ha saputo dare i suoi frutti, permettendo di concretizzare l'attesa svolta", ha detto tra le altre cose il presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini che ha sollevato anche quello che secondo lui è un problema sociale e di ordine pubblico, quello delle comunità straniere a Lignano. Secondo Fontanini "è indispensabile anche una schedatura di tutti gli immigrati in modo da garantire la sicurezza per i nostri cittadini che adesso non devono vivere nell'incubo di nuove incursioni criminali".

LA DINAMICA: DELITTO E RAPINA PREMEDITATI - I due cubani si sono presentati nella villa dei coniugi Burgato incappucciati con dei passamontagna e dei guanti da motociclista, in modo da non ferirsi le mani e avere una copertura agli arti "consistente". Hanno sottratto del denaro e qualche gioiello di poco valore, ma la confessione di Lisandra non ha chiarito quanto fosse il contante. La ragazza ha dichiarato di aver infilato le mani nella borsetta di Rosetta Sostero, raccolto quanto trovato e dato direttamente al fratello, senza quantificare la somma. Questo ed altri aspetti sono emersi dalla conferenza stampa che gli inquirenti hanno organizzato per fare in parte luce sulle molte ombre che ancora condizionano la storia. Sono intervenuti il Procuratore capi di Udine Antonio Biancardi, il Pm Claudia Danelon, Vincenzo Molinese dei Ros, Giampiero Lago dei RIS di Parma e Roberto Del Piano, Comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri di Udine.

L'accusa nei confronti dei due giovani cubani è di "omicidio pluriaggravato e rapina" e la pm Claudia Danelon ha precisato che "ora proseguiranno le indagini per chiarire tutti gli aspetti e la presenza di eventuali complici". Oltre alla rapina finita nel sangue, però, potrebbe esserci un'altra motivazione per il delitto. Lo ha lasciato intendere il procuratore Biancardi, rispondendo ad una domanda dei giornalisti, a margine dell'incontro: "Potrebbe esserci un altro movente", ha detto. "Come volete che l'indagine sia conclusa - ha aggiunto - se ci sono almeno due indagati?".

La giovane Lisandra è in carcere al Coroneo a Trieste, Reider Laborde "sicuramente non è in Italia, forse si trova a Cuba", ha precisato Danelon anticipando che ci sarà un mandato di cattura internazionale nei suoi confronti. "Sulla scena del delitto abbiamo l'evidenza che ci fossero due persone - ha puntualizzato la pm - Non possiamo escludere che ci fosse il concorso di altri prima o dopo". Il procuratore Biancardi ha dal canto suo rilevato che "è inspiegabile" la furia omicida dei due giovani e che "il caso è sicuramente scioccante", ma che adesso "la gente deve avere meno paura perché sa che le forze dell'ordine possono risolvere anche le situazioni più difficili". Antonio Pasquariello, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Udine, ha ringraziato per la solidarietà ricevuta in queste ore "dalle istituzioni come pure dai semplici cittadini".(da UdineToday)

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