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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Lecce

Ucciso sotto il palco di Laura Pausini: arrestato 23enne

In manette un giovane del posto, fondamentali i racconti dei testimoni. Il 2 agosto ha aperto il fuoco ed è fuggito in scooter. Il vero obiettivo, però, doveva essere un altro ragazzo

LECCE - E' stato arrestato Salvatore Andrea Polimeno, giovane leccese ritenuto il responsabile dell'omicidio premeditato di Valentino Spalluto, l'operaio che lo scorso 2 agosto era stato ucciso mentre lavorava al montaggio del palco per il concerto di Laura Pausini previsto in piazza Palio.

L'autore del fatto era stato descritto come un giovane di corporatura esile, con un casco di colore nero e una maglietta nera. Subito dopo l'omicidio si era dato alla fuga a bordo di uno scooter.

Il mancato rinvenimento dei bossoli da parte della polizia scientifica faceva ipotizzare che l'autore si fosse servito di una pistola a tamburo. L'intensa attività investigativa condotta attraverso testimonianze, intercettazioni, confronti e appostamenti, ha consentito infine di individuare tre testimoni oculari che hanno reso dichiarazioni perfettamente coerenti con la dinamica dei fatti.

L'OMICIDIO E LE INDAGINI - Il killer sparò da dietro le grate di cemento che costituiscono la recinzione dell'area dedicata a fiere ed eventi in città. In quei frenetici istanti, durante i quali gli agenti di polizia della squadra mobile avviarono le ricostruzioni, si parlò anche di un litigio, fra i due. Ma il quadro è andato schiarendosi nel tempo con nuovi elementi, fin quando gli investigatori non sono giunti all'agghiacciante conclusione che la vita di Spalluto sia stata sacrificata per mero errore: il vero obiettivo, probabilmente, doveva essere un altro giovane con cui il presunto assassino, Polimeno, aveva degli screzi e che si trovava a sua volta all'interno dell'area, quel giorno. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore Carmen Ruggiero, sono state piuttosto articolate. Salvatore Andrea Polimeno è stato arrestato poco dopo l'omicidio, ma con un'altra accusa, quella di evasione dai domiciliari. In manette, negli stessi istanti, era finito anche il fratello maggiore, Enrico, ma per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, avendo la polizia trovato 40 grammi di hashish in casa.

Entrambi inizialmente sospettati anche per quel tragico fatto di sangue, la posizione di Enrico Polimeno è poi del tutto sfumata, mentre l'attenzione s'è soffermata strada facendo sul fratello. Fra gli elementi che hanno fatto propendere contro di lui, un telefono cellulare, uno scooter Scarabeo (lo stesso modello con cui alcuni testimoni avrebbero visto allontanarsi l'assassino), il casco e alcuni vestiti. Di particolare rilievo s'è rivelata la testimonianza di tre ragazzi, negli attimi che sono seguiti alla fuga in scooter. Mentre, sul movente, gli investigatori della squadra mobile sono certi: Polimeno avrebbe inteso colpire un altro giovane, somigliante nel fisico a Spalluto, per una lite dovuta ad una partita di droga non pagata, ma sbagliò clamorosamente obiettivo. (da LeccePrima)
 

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