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Martedì, 23 Aprile 2024
Città Salerno

Legato, ucciso e carbonizzato: sotto accusa i due figli

I carabinieri di Salerno hanno identificato il cadavere carbonizzato trovato due giorni fa a Occiano di Montecorvino Rovella e hanno fermato due suoi figli per concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere

SALERNO - Lo hanno legato con fili elettrici a mani e polsi, poi lo hanno picchiato violentemente fino ad ammazzarlo. E infine, come se non bastasse, lo hanno portato in campagna e dato alle fiamme. Il cadavere, poi, era stato nascosto nei boschi di Montecorvino Rovella, in provincia di Salerno.

Oggi l'autopsia ha rivelato l’identità dell’uomo, Romano Di Francesco, un pregiudicato del posto di 69 anni. I carabinieri, coordinati dal capitano Giuseppe Costa, hanno denunciato i suoi due figli per concorso in omicidio, occultamento e distruzione di cadavere.

L'omicidio sarebbe nato in un contesto familiare difficile. I fermi sono scattati nel cuore della notte, intorno alle tre. I carabinieri hanno fermato la figlia di 44 anni e il figlio di 42 anni.

Secondo l'ipotesi degli inquirenti, al termine di una violenta lite, il figlio avrebbe preso le difese della madre picchiando brutalmente il padre, fino a sfondargli lo sterno. Successivamente il cadavere sarebbe stato rinchiuso in un grosso sacco dello steso tipo usato per l'immondizia e portato in aperta campagna e dato alle fiamme, con le mani e i piedi legati col filo di ferro. (da SalernoToday)

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