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Martedì, 19 Marzo 2024
Città Caserta

Uccide il fratello e la nipote e poi si toglie la vita

È giallo sui motivi che hanno portato all'omicidio-suicidio. Forse una lite per motivi di eredità

Dramma a San Cipriano d'Aversa. Un uomo e sua figlia sono stati uccisi al termine di una lite in casa. L'assassino, fratello e zio delle due vittime, si è poi suicidato. Lo riferisce Il Mattino.

Antonio Capoluongo e sua figlia Ersilia, 65 e 47 anni, sono stati ritrovati morti nella propria abitazione in via Modena, vicino al cadavere di Mario Capoluongo, ex muratore di 74 anni. Secondo le prime ricostruzioni, preso dal rimorso per il duplice omicidio, Mario Capoluongo si sarebbe sparato alla tempia con il fucile usato per uccidere il fratello e la nipote.

Gli investigatori stanno ascoltando i testimoni per cercare di capire i motivi che hanno scatenato la furia omicida di Capoluongo. Forse una discussione su questioni di eredità avrebbe provocato il raptus. Alcuni parenti, infatti, avrebbero confermato che tra i due fratelli c'erano già state in passato discussioni relative alla divisione dell'edificio di due piani in cui entrambi vivevano.

Intorno alle 19 della scorsa sera, Mario e Antonio Capoluongo avrebbero avuto una discussione in un cortile esterno dell'abitazione che dà sulla strada. Mario avrebbe poi imbracciato il fucile - regolarmente detenuto - e avrebbe sparato al fratello, ferendolo gravemente. Poi sarebbe rientrato in casa, nel cortile interno, e avrebbe sparato alla nipote Ersilia. Resosi conto del gesto, Mario Capoluongo si è seduto poi su una sedia e si è sparato. I soccorsi sono intervenuti subito, ma per i due fratelli non c'era più nulla da fare e sono morti poco dopo.

"Siamo sgomenti per questa tragedia perché era una famiglia molto conosciuta e rispettabile. Nella mia amministrazione ci sono molte persone che conoscevano bene Antonio Capoluongo", ha detto il sindaco Vincenzo Caterino. 

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