"Buongiorno Luca, sono Francesco". Al telefono era proprio il Papa
Il racconto dello studente: "Papa Francesco ha avuto grande rispetto per quello che avevo da raccontare"
In un momento di grande sconforto, ha provato a racchiudere tutti i suoi dubbi di uomo di fede e destinarli a Papa Francesco. Luca Caiazzo, 25enne di Mondragone, ha espresso in una lettera consegnata l’11 ottobre a Bergoglio il profondo dolore che stava vivendo in seguito ad un drammatico fatto familiare che lo aveva colpito (un omicidio-suicidio che ha avuto come vittima sua zia ed il cuginetto).
Come riporta Caserta News Luca aveva provato cercare le risposte nella fede e le sue preghiere si sono manifestate nella telefonata ricevuta venerdì mattina da Papa Francesco. “Signor Luca Caiazzo, sono Francesco”: è iniziata così la telefonata più importante ricevuta dal giovane studente dell’Istituto di Scienze religiose di Caserta che è anche consigliere della Caritas da 3 anni ed è molto attivo nella parrocchia di San Rufino.
“E’ stata una telefonata che mi ha emozionato - racconta oggi Luca a CasertaNews-. Papa Francesco è stato molto elegante e rispettoso. Ho riconosciuto subito la sua voce perché proprio in quel momento stavo scaricando un video del Papa che volevo mostrare durante il corso in chiesa. Quello che mi ha impressionato è stata la sua capacità di ascolto. In poco più di 10 minuti sono riuscito a porgli tutti i dubbi che mi avevano assalito dopo una brutta esperienza che ha colpito la mia famiglia. Il Papa ha poi pregato per la nostra comunità diocesana e per il nostro Vescovo Orazio Francesco, per i sacerdoti, soprattutto per la mia amata comunità di San Rufino ed infine per la Gi.Fra di Mondragone alla quale appartengo. Poi mi ha detto di dare un abbraccio a mia madre da parte sua. E’ stato uno dei momenti più belli della mia vita, per la testimonianza e la fiducia che un gesto come questo può dare a chi, come me, ha ancora fede”.
E conclude: “Questa telefonata di Papa Francesco mi ha lasciato un’ansia di ascoltare ed un grande sentimento paterno”.