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Venerdì, 19 Aprile 2024
Città Perugia

Raffaella, uccisa dal marito nel giorno contro la violenza sulle donne

Si chiamava Raffaella Presta, aveva 43 anni, viveva a Perugia ed era un'avvocatessa. È stata uccisa a colpi di fucile dal marito, che poco dopo si è consegnato ai carabinieri. Il tutto succede nella giornata internazionale contro la violenza di genere

PERUGIA - Una lite con il marito in casa, qualche parola di troppo e poi la tragedia. Questa è la drammatica storia di Raffaella Presta, 43 anni, avvocatessa, che nella Giornata internazionale dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, è stata uccisa dal matiro, a colpi di fucile. 

Francesco Rosi, 40 anni, agente di commercio, dopo quel tragico gesto avrebbe alzato il telefono e chiamato il 112: "Correte ho ucciso mia moglie, vi aspetto qui". I carabinieri si sono recati sul posto e hanno avvertito il 118 ma purtroppo non c'era più nulla da fare. Francesco e Raffaella erano sposati da quasi vent'anni e le ragioni di quella lite, sfociata in tragedia, sarebbero legati alla gelosia. Il colonnello Cosimo Fiore, comandante provinciale dei carabinieri di Perugia, rispondendo ai giornalisti presenti ha parlato di "omicidio per futili motivi". In casa c'era anche il figlio della coppia, 6 anni, che fortunatamente non ha assistito al delitto. 

Uccide la moglie a colpi di fucile | Foto da PerugiaToday

Attualmente l'uomo si trova in stato di fermo, in attesa di essere interrogato. L'omicidio, avvenuto nella zona del Bellocchio, è l'ennesimo caso di cronaca che va a infoltire il lungo elenco di vittime di femminicidio. Donne che in un caso su tre subiscono violenze di diverso tipo, causate proprio dal proprio partnet o ex. 

"Io dico no alla violenza sulle donne"

In occasione della Giornata, poche ore prima che si consumasse l'omicidio di Perugia, l'Istat aveva diffuso i dati relativi al 2014 sulla violenza sulle donne: sono quasi 7 milioni le vittime in Italia, 6 milioni e 788mila per la precisione, nonostante ci siano leggi specifiche su stalking e sul femminicidio. Eppure le violenze (fisiche o psicologiche) rimangono e mentre i centri antiviolenza denunciano una costante carenza di fondi. Il dramma di Raffaella comincia a emergere già dalle prime indagini. Purtroppo è una storia sentita tante, troppe volte. (da PerugiaToday)

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