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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Ancona

Il giudice la libera, esce dal tribunale e rapina un negozio: "Mi sono regalata dello shopping"

La donna ha provato a uscire da un negozio del centro di Ancona con due vestiti nascosti in una borsa ma è stata scoperta dalle commesse. Ne è nata una rissa e sul posto sono arrivati gli agenti della polizia, che l'hanno arrestata

Imputata in un processo per l'accusa di reati contro il patrimonio, è stata rimessa in libertà dal giudice che doveva decidere se confermare o ritirare gli arresti domiciliari a cui era sottoposta e quando è uscita dal tribunale è entrata in un negozio del centro e ha provato ad andarsene con due vestiti senza pagare.

È successo ad Ancona. Una volta uscita, libera, dal tribunale, la giovane - una 23enne di origini domenicane - è entrata in un negozio di vestiti del centro dal quale poi è uscita portandosi via un pantalone e una maglietta non pagate. Inseguita dalle commesse, prima le ha schiaffeggiate e poi ha tentato di nascondersi dalla polizia, che l'ha poi arrestata per rapina.

Secondo il racconto degli inquirenti, la 23enne, dopo aver girovagato nel negozio di vestiti che si trova in corso Garibaldi, è entrata in camerino con un paio di pantaloni e una felpa rosa. Convinta di non essere vista, ha nascosto tutto nella borsa e ha provato a uscire ma è stata notata da una commessa, che ha provato a fermarla. Per tutta risposta la 23enne l'ha strattonata e presa a schiaffi. Richiamata dalle urla, è intervenuta una seconda commessa per bloccare la giovane, che ha alzato le mani anche su quest’ultima, dandosi alla fuga. Sul posto sono poi arrivate le Volanti, che hanno trovato la 23enne in via Astagno, mentre tentata di nascondersi, accucciata dietro un'auto parcheggiata. Gli agenti l'hanno arrestata, dopo quello che, per lei, era un po' di shopping meritato per "festeggiare" la libertà dai domiciliari. Tanto che, accompagnata negli uffici della Questura, la 23enne ha confessato di aver deciso di non rientrare subito a casa per “regalarsi uno shopping veloce in centro” dopo il processo.

All'udienza, il giudice non ha convalidato l'arresto ma ha ordinato la misura della custodia cautelare in carcere. L’avvocato Paolo Cognini infatti aveva chiesto i termini a difesa per la sua assistita e così il processo si aprirà il prossimo 30 ottobre. Ma intanto la Polizia dovrà anche cercare la imputata domenicana perché non si è presentata all’udienza di convalida e a casa non c’era.

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