Rapinano una farmacia, poi cadono in moto e si sparano addosso per sbaglio

Rapina rocambolesca quella andata in scena in via Boifava, a Milano. Tutto ha inizio martedì sera intorno alle 21 quando tre persone entrano in una farmacia: l’unica donna della gang impugna una Beretta 9x17 e minaccia di aprire il fuoco, un suo complice si occupa della cassa, mentre un terzo blocca le porte scorrevoli dell’esercizio con uno scooter. I tre escono con il bottino (300 euro), ma le forze dell’ordine si mettono sulle loro tracce.

Una volante della polizia intercetta i fuggitivi poco lontano: l’inseguimento, che si protrae per diversi minuti, si conclude quando lo scooter entra in un parchetto accanto al fiume Lambro Meridionale. Gli agenti a piedi provano a stargli dietro. Il conducente dello scooter imbocca un ponticello ma alla fine, a causa dei dissuasori, cade a terra.

Sullo scooter c’è anche la ragazza con la pistola: mentre cade a terra le partono due colpi. Uno dei proiettili colpisce alla mano uno dei suoi compagni. La giovane, una 18enne italiana senza precedenti, viene subito arrestata. Gli altri due riescono a fuggire. L’arma, così come lo scooter, risulterà rubata. 

Nel frattempo gli investigatori iniziano a controllare gli ospedali della zona - San Paolo e Humanitas di Rozzano - e l'idea porta frutto. All'Humanitas, attorno alle 23, arriva un'auto con due uomini. Stanno accompagnando un giovane di 19 anni, marocchino nato in Italia, ha una ferita d'arma da fuoco alla mano. Le immagini di video sorveglianza della farmacia confermano che è lui, anche se ha cambiato gli abiti. Il ragazzo, noto per fatti droga, resta piantonato al pronto soccorso.

I suoi amici riferiscono di averlo visto sanguinante in un parco e di aver insistito perché si facesse visitare. Le indagini dei poliziotti ora proseguono per individuare il terzo componente della banda di giovanissimi - e inesperti - rapinatori. A quanto pare tutti sarebbero 'ragazzacci' dei quartieri della zona.