VITERBO - Ha intossicato e fatto finire in ospedale 68 turisti facendo mangiare loro pesce crudo, in carpaccio. Dopo mesi di indagini, è stato individuato e denunciato dai carabinieri del Nas il titolare di un ristorante nei pressi del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, che nel giugno 2011 provocò l'intossicazione, causata dall'ingestione di filetti di tinca, contaminati dal parassita Opisthorchis felineus.

L'indagine era stata avviata nel giugno 2011, quando i turisti, dopo aver consumato il pesce nel ristorante, furono colpiti da un forte malore, tanto che alcuni di loro furono ricoverati in ospedale.

OSTACOLI ALLE INDAGINI - L'uomo è accusato di lesioni personali colpose per la somministrazione di alimenti nocivi. Denunciato per favoreggiamento anche il socio della struttura all'ingrosso in cui si riforniva il ristoratore. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe tentato di ostacolare le indagini falsificando alcuni documenti contabili per far sparire le tracce dell'acquisto, peraltro avvenuto in nero.

L'ingestione da Opisthorchis provoca patologie anche molto gravi, come la cirrosi epatica o alcune forme tumorali. I sanitari, attraverso le analisi, verificarono che l'intossicazione era stata causata dal parassita presente nel pesce ingerito crudo (in carpaccio). Secondo quanto accertato dal Nas di Viterbo, il pesce non sarebbe stato sottoposto alle procedure idonee a neutralizzare gli eventuali parassiti.