Bancario scomparso, ritrovato dopo mesi: faceva l'eremita
E' l'incredibile storia di Gabriele Andriotto, impiegato scomparso a marzo e ritrovato da un agricoltore nei pressi di un rudere nel Salento
LECCE - Stanco forse della routine quotidiana, da un giorno all'altro aveva lasciato tutto e tutti e si era rifugiato per sette mesi nelle campagne leccesi. La famiglia, intanto, ha vissuto nell'apprensione. E' sano e salvo Gabriele Andriotto, il bancario 48enne nato ad Adria, nel Polesine, scomparso alla fine di marzo. Era in un alloggio improvvisato.
TROVATO DA UN CONTADINO - E' stato ritrovato due giorni fa, grazie alla segnalazione di un contadino di Ortelle, che si è rivolto agli agenti di polizia municipale. Con grande commozione per tutta la sua famiglia, che non nutriva più nessuna speranza. L'impiegato veneto, infatti, si è nascosto, per tutto questo tempo, all'interno di un rudere, in località "Purgiano" a Ortelle, ed è stato raggiunto dai carabinieri.
SPERANZE FLEBILI - La moglie aveva denunciato l'accaduto all'inizio della primavera quando, non vedendolo rientrare, aveva allertato le forze dell'ordine. L'autovettura del 48enne era stata rintracciata lungo le sponde del Po, nei pressi di un attracco a Mazzorno Sinistro, ma dell'uomo nessuna traccia. All'interno dell'abitacolo, i suoi indumenti, che hanno lasciato presagire un gesto estremo. Nelle ore successive alla scomparsa, sono intervenuti anche i vigili del fuoco, assieme ai sommozzatori provenienti da Venezia, senza che vi fosse alcuno spiraglio.
"E' STATA UNA RADICALE SCELTA DI VITA" - Sottoposto agli accertamenti sanitari, le condizioni di Andriotto sono buone e non destano alcuna preoccupazione. Le indagini, incessanti nel corso di questi mesi, sono state condotte dai militari dell'Arma della compagnia di Adria e dagli agenti della squadra mobile di Rovigo. Alla vista dei carabinieri salentini, che hanno raggiunto il bancario domenica mattina, l'uomo ha dichiarato di aver voluto seguire una scelta radicale di vita. Il bancario, intanto, ha fatto rientro nella sua città, dove sarà ascoltato dagli inquirenti, per fare luce su alcuni punti oscuri della vicenda. Massimo riserbo, invece, da parte degli investigatori, sulle indagini, ad oggi mai interrotte, sotto la direzione del pm Stefano Longhi. (da LeccePrima)
