Roma, operaio muore in un tombino

ROMA - E' morto sotto il manto stradale dove era "sceso" per una perdita di acqua. A perdere la vita un uomo di 53 anni, operaio Acea, l'azienda che si occupa del servizio idrico della Capitale. Inutili i soccorsi: Pietro Giovannoni è morto "sul lavoro".

PERDITA DI ACQUA - Secondo quanto ricostruito intorno alle 23 di lunedì 27 luglio gli agenti della polizia locale di Roma Capitale sono intervenuti in via della Saggina per una buca causata da una perdita di acqua. Assieme a loro i vigili del fuoco. I pompieri ed i vigili urbani hanno quindi chiamato l'Acea che ha mandato una squadra di operai.

DISCESA NEL SOTTOSUOLO - Gli operai sono quindi arrivati nella zona di Centocelle e, dopo aver delimitato l'area di cantiere, hanno iniziato le procedure di intervento. A questo punto l'operaio di Rocca di Cava, piccolo centro della provincia romana, si è calato in un botola di accesso alla camera delle condutture sotto il livello stradale dalla quale non è più risalito. 

MORTO NEL TOMBINO - Non sentendo più la voce del collega gli operai dell'Acea hanno chiamato i vigili del fuoco, andati via dopo che i lavoratori avevano messo in sicurezza il cantiere. Arrivati sul posto i pompieri non hanno potuto far nulla per Pietro Giovannoni: quando sono riusciti a riportarlo in superficie, l'operaio era già morto.

LE INDAGINI - Sul posto anche il medico legale che ha accertato la presenza di un forte odore di gas nel luogo in cui l'operaio è morto. Tra le ipotesi quella che possa essere svenuto a causa dell'inalazione dei gas, o a causa di un semplice malore, per poi cadere nel vuoto da una altezza di circa due metri e morire. I rilievi del nucleo batteriologico dei vigili del fuoco hanno in parte rilevato la presenza di alcuni gas. 

AUTOPSIA - La salma dell'uomo è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria, con il magistrato di turno che ne ha disposto l'autopsia per accertare le cause che hanno portato alla tragedia. (da Roma Today)