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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Roma, scontri in Campidoglio: la polizia usa gli idranti contro i "senza casa"

Durante la manifestazione dei movimenti per la casa la polizia ha allontanato la folla con l'utilizzo di idranti

ROMA - Momenti di tensione nel pomeriggio in Campidoglio. Durante la manifestazione dei movimenti per la casa la polizia ha allontanato la folla con l'utilizzo di idranti. Sul posto sono intervenute delle ambulanze per prestare soccorso a delle persone rimaste contuse.  I poliziotti, in assetto antisommossa, hanno bloccato i manifestanti proteggendo l’ingresso di Palazzo Senatorio. Un manifestante ha comunque tentato di infrangere il limite transennato dalle forze dell'ordine per salire le scale di Palazzo Senatorio. Alcuni agenti in borghese sono intervenuti fermandolo e portandolo via. La folla ha però reagito agitandosi contro la linea di agenti in tenuta antisommossa. Dopo qualche tafferuglio la situazione è tornata alla normalità. 

Senza casa in Campidoglio, le foto degli attivisti

LA POLIZIA - Spiega la Questura: "Siamo stati costretti all’intervento dopo l’attacco improvviso di un gruppo di manifestanti che hanno aggredito le forze dell’ordine, anche con l’utilizzo di un gommone e lancio di oggetti. Nell’occasione si è preferito allontanare i facinorosi con l’utilizzo del mezzo idrante per evitare contatti pericolosi per l’incolumità delle persone".

LA CRONACA DI ROMATODAY - Nel mirino delle centinaia di persone che si sono radunate in Campidoglio la delibera n.50 del commissario capitolino Tronca che recepisce la delibera regionale con il piano per l'emergenza abitativa. Un documento che riduce rispetto a quanto previsto dalla Regione le case da assegnare alle occupazioni e dispone una serie di sgomberi per i prossimi mesi. Per i movimenti il documento dell'amministrazione commissariata ha un obiettivo: "Sabotare la delibera regionale sull’emergenza abitativa con ogni mezzo a disposizione. Anche con la repressione violenta dei movimenti se servirà. Con gli sgomberi e le minacce di denunce, reiterate ad ogni incontro" hanno spiegato in una nota.

LE PROTESTE - Così la richiesta: "Vogliamo sia il commissario in persona a dare spiegazioni di tale comportamento e deve convincere delle sue ragioni buona parte della città". Poi hanno aggiunto: "Le nostre osservazioni saranno sostenute anche da un’azione legale che stiamo preparando con giuristi e avvocati, convinti della necessità di impugnare una delibera portatrice di un danno rilevante alla città e produttrice di sicure tensioni sociali. Crediamo opportuno che anche la Regione Lazio debba esprimersi sulla questione, in quanto in questo modo tutto lo sforzo sostenuto nell’elaborazione, nella stesura e nell’approvazione, saranno completamente vanificati". 

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