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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Palermo

Padre e figlio scomparsi, un dramma irrisolto: "Viviamo giorni terribili"

L'imprenditore Antonio Maiorana e il figlio Stefano sono scomparsi nel nulla nell'agosto 2007. La richiesta avanzata dal pm Roberto Tartaglia dovrà ora essere valutata dal gip, che potrebbe disporre nuove indagini, ma anche chiudere il caso

E' arrivata una richiesta di archiviazione delle indagini sul caso della scomparsa dell'imprenditore Antonio Maiorana e del figlio Stefano, avvenuta nell'agosto del 2007. Due anni e mezzo fa, invece, c'era stata l'iscrizione nel registro degli indagati di due persone per omicidio. Sembrava essere una svolta nell’inchiesta. Ora la Procura ha invece chiesto l’archiviazione del fascicolo: gli inquirenti ritengono di non avere gli elementi sufficienti per sostenere l’accusa di omicidio a carico dei due indagati. La richiesta avanzata dal pm Roberto Tartaglia dovrà ora essere valutata dal gip, che potrebbe disporre nuove indagini, ma anche decidere di chiudere il caso.

Scomparsi Antonio e Stefano Maiorana: corpi mai trovati

I corpi dei due imprenditori, visti per l'ultima volta in un cantiere di Isola delle Femmine (in provincia di Palermo) in cui stavano lavorando, non sono mai stati trovati. La loro auto, una Smart, venne ritrovata nel parcheggio dell'aeroporto di Punta Raisi, ma dalle indagini emerse che i due non avevano preso alcun volo. Da allora sono state seguite diverse piste, tra falsi avvistamenti in Spagna e informazioni poco precise.

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La moglie di Antonio Maiorana: "Un fallimento, viviamo giorni terribili"

La richiesta di archiviazione è stata notificata dai carabinieri all’ex moglie di Antonio Maiorana, Rossella Accardo. La donna in occasione del decennale della morte dell'altro figlio, Marco, era tornata a chiedere verità. "Chiunque ha un dato, un elemento utile a sapere cosa è accaduto ai miei figli, mi scriva in forma anonima", aveva detto.

La decisione della Procura è per la donna una doccia fredda: "E' un fallimento e con il mio ultimo intervento, quando ero del tutto all’oscuro di questa volontà da parte della Procura, volevo proprio sollecitare ulteriormente gli inquirenti. Non ho mai mollato la presa, ma la nostra famiglia è devastata. Io stessa vivo giorni terribili, sto male anche fisicamente, e sto cercando di resistere con tutte le mie forze perché penso di avere il diritto di sapere che fine abbiano fatto Antonio e Stefano. Tutti i nostri dubbi a oggi non sono stati chiariti dagli investigatori, ci sono tante cose strane che non hanno trovato una spiegazione e che dovrebbero essere invece approfondite. Continuo a pensare che ci sono persone che sanno qualcosa e che potrebbero parlare".

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