Raciti, concessa la semilibertà all'ultrà condannato per omicidio
Micale, uno dei due ultrà del Catania condannati per la morte dell'ispettore della polizia di Stato Filippo Raciti, è stato posto in stato di semilibertà
Daniele Natale Micale, uno dei due ultrà del Catania condannati per la morte dell`ispettore della polizia di Stato Filippo Raciti, è stato posto in stato di semilibertà. Una misura adottata dai giudici da poco prima di Natale.
Micale, nel novembre del 2012, è stato condannato definitivamente a 11 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale ed ha già scontato oltre metà della condanna in carcere a Catania e ha un residuo pena di meno di 4 anni. Oggi 30enne, esce di carcere al mattino per andare a lavorare per far rientro e trascorrere la notte in carcere.
Il tribunale ha ritenuto di concedere la semilibertà nell'ottica "del graduale reinserimento sociale" al fine di consentire a Micale di "svolgere attività lavorativa come dipendente" di un supermercato. L'uomo, sottolineano i giudici, non ha precedenti né carichi pendenti e "le neutre informazioni di Ps fanno ritenere che non sussistano attuali collegamenti con la criminalità organizzata". Resta ancora in carcere, invece Antonino Speziale, condannato a 8 anni per lo stesso reato, all'epoca dei fatti minorenne.