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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA / Parma

"Ho venduto tutto, mio marito è malato: ma vogliono sfrattarci"

La disperazione di Olga: una pensione da cinquecento euro, un marito malato, i debiti con il Comune e un ordine di sfratto sempre più vicino

PARMA - Senz'acqua, senza soldi, senza nessuno che l'ascolti. E, ormai, senza speranza. Ha quasi perso la voglia di lottare Olga, una donna di Parma di sessantasei anni che rischia di dover lasciare la sua "casa popolare" per difficoltà economiche che non le hanno consentito di ripianare i debiti con Iren e con Acer. 

La signora vive con una pensione da cinquecento euro al mese e con un marito molto malato. Da mesi ormai sulla loro testa pende una richiesta di sfratto per morosità. Una morosità che parte da lontano, da quando - tre anni fa - Olga e il marito hanno ospitato in casa la figlia e le nipoti minorenni, vedendo così aumentare il proprio canone d'affitto. I soldi non sono bastati e sono cominciati i guai. 

"Sono disperata, non so più come fare, ho venduto tutto ciò che avevo, persino i pochi monili che mi restavano come ricordo di mia madre, ma non è servito a nulla. Tutti mi hanno voltato le spalle e ciò che mi fa più male è l'indifferenza - racconta disperata la donna - Grazie a due amici di mio marito che hanno una piccola casa a Cervara  ogni sera riempiamo qualche tanica d'acqua e la portiamo a casa, alla nostra età ci laviamo nelle tinozze come un tempo, si può vivere così? Mio marito è malato, ha avuto un tumore nel '74, ha subito diverse operazioni e ha avuto un ictus, ora ha anche problemi alla prostata. Ogni mese spendiamo più di cinquanta euro per alcune delle sue medicine che non sono esenti, non sappiamo più come fare".

Una situazione tragica quella di Olga e di suo marito, che hanno provato a chiedere aiuto attraverso gli assistenti sociali all'assessore al Welfare, Laura Rossi ma, secondo quanto sostengono, non sarebbero mai stati ricevuti. Per lei l'unica speranza sarebbe quella di poter ottenere un prestito per poter pagare una parte del debito ad Acer e dilazionare il resto con una maggiorazione mensile al canone d'affitto, scongiurando lo sfratto prima dell'incontro con il giudice previsto per il cinque novembre. "Faccio appello all'assessore Rossi affinchè mi possa aiutare, io e mio marito - conclude - siamo disperati". (da ParmaToday)

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