TERNI - Momenti di tensione a Terni fra i lavoratori della Ast, ex Thyssen, che stavano occupando i binari della stazione, e la polizia. Durante una carica, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, presente per cercare di mediare i rapporti con le forze dell'ordine, è stato colpito alla testa da una manganellata. Per ricucire la ferita sono stati necessari due punti di sutura.

Molto amareggiato il primo cittadino che ha parlato di "violenza incomprensibile della polizia". Anche perchè fino a quel momento era andato tutto secondo i piani. I quattrocento dipendenti, infatti, erano partiti dai cancelli dell'Ast in un corteo di protesta che ha coinvolto tutti i reparti dell'acciaieria. La manifestazione sarebbe dovuta terminare sotto la sede della prefettura ma gli operai hanno deciso di occupare la stazione. E' stato proprio in questi momenti che la situazione è degenerata e dal cordone di polizia è partita una carica di alleggerimento nei confronti dei dimostranti. 

Dimostranti che , secondo l'assessore allo Sviluppo economico Sandro Piermatti, accanto al sindaco al momento dei tafferugli, "erano tutti a mano alzate, ma è partito l'ordine di manganellare senza ragioni evidenti. Una cosa del genere non è mai successa - ha continuato - decine di volte la stazione è stata occupata pacificamente e poi lasciata libera". Ugualmente dispiaciuto l'assessore Marco Malatesta, anche lui colpito: "Sono indignato, noi eravamo girati di spalle alla polizia quando siamo stati colpiti, cercavamo solo di placare gli animi". 

Parole di condanna anche da parte della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini: "Appare gravissima l'azione messa in atto dalle forze di polizia che anziché farsi interpreti e comprendere il legittimo diritto a manifestare hanno reagito in maniera violenta, ferendo addirittura lo stesso sindaco della città di Terni  cui va in questo momento tutta la mia affettuosa solidarietà, così come agli altri cittadini coinvolti".