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Giovedì, 18 Aprile 2024
Città Trieste

Trieste, tre profughi arrestati per violenza sessuale su minorenne

I fatti si sarebbero verificati tra la fine di maggio e l'inizio di giugno. Dopo approfondite indagini, la Polizia ha individuato come responsabili un afghano di 22 anni, e due pakistani di 24 anni e di 19

Tre giovani migranti, un afghano e due pakistani, ospiti in un centro di accoglienza a Trieste, sono stati portati in carcere, perché ritenuti responsabili di due episodi di violenza sessuale su una dodicenne; il primo avvenuto sulla Scala dei Giganti e il secondo presso il giardino pubblico di Via Giulia. Per quanto riguarda quest'ultima vicenda, l'accusa è pesantissima: stupro di gruppo. I fatti si sarebbero verificati tra la fine di maggio e l'inizio di giugno. Dopo approfondite indagini, la Polizia ha individuato come responsabili un afghano di 22 anni, e due pakistani di 24 anni e di 19.

Minorenne stuprata a Trieste

Secondo la ricostruzione resa nota dalla Questura, la dodicenne si sarebbe incontrata con l'afghano in un locale di Piazza Goldoni e sarebbe stata quindi condotta sulla Scalinata dei Giganti, verso il parco di San Giusto. L'afghano avrebbe iniziato a baciarla e a molestarla. La ragazzina l'avrebbe respinto ripetutamente ma il giovane sarebbe riuscito ad immobilizzarla ed a violentarla. La dodicenne è ospite di una struttura di accoglienza ed è qui che l'educatrice, a cui ha raccontato il fatto, ha deciso di accompagnarla in ospedale per una visita. Il referto ha accertato la violenza. Alcuni giorni dopo, lo stupro di gruppo, sempre contro la minore. La Questura ha reso noto che gli accertamenti investigativi hanno consentito di appurare che gli arrestati erano consapevoli dell'età della ragazzina e che avevano abusato di lei. La Questura spiega ancora che la custodia cautelare, oltre che per la gravità degli atti compiuti, è stata disposta anche perché vi è il concreto ed attuale pericolo della reiterazione del reato.

Lega: "Castrazione chimica"

La Lega chiede la castrazione chimica. - "Nessuno sconto, nessun finto buonismo per i 3 criminali che hanno violentato la ragazza di 14 anni a Trieste. Delinquenti che non meritano nulla, solamente la castrazione chimica e l'immediata espulsione dal nostro Paese". Lo ha dichiarato il capogruppo della Lega alla Camera Massimiliano Fedriga sull'arresto a Trieste di tre profughi con l'accusa di stupro di gruppo a danno di una quattordicenne.

"Siamo giunti al colmo - ha affermato il capogruppo della Lega- e la principale responsabilità di tali fatti incresciosi risiede nella vergognosa politica del Pd che ha permesso a questa gente di entrare e fare i porci comodi, senza il minimo rispetto dell'altro e di ogni base sociale. Un disastro che ha delle responsabilità politiche ben precise. Chi ha permesso e favorito l'ingresso incontrollato di questa gente, chi ha voluto la cosiddetta "accoglienza diffusa", permettendo a queste persone di girare liberamente sul territorio senza alcun tipo di controllo, oggi deve solamente chieder scusa, dimettersi e andare a casa. Non ci sono più parole. E' giusto che i responsabili paghino mettendoci la faccia e non con le solite frasi di circostanza. Serve un cambio di rotta radicale".

Pd: "Condannare i colpevoli"

"La violenza -  commenta Ettore Rosato, capogruppo alla Camera del Pd - in particolare quella contro le donne è inaccettabile. Quella di gruppo, commessa a Trieste contro una ragazzina quattordicenne, spinge a chiedersi dove può arrivare la malvagità umana. Da padre, ne rimango ancor più colpito e mi aspetto che tutti agiscano con rigore e rapidità per accertare responsabilità e condannare i colpevoli". "Suggerirei però sommessamente di non usare una vicenda così drammatica per fare polemica contro istituzioni che lavorano ogni giorno per garantire tra mille difficoltà la sicurezza della città", conclude Rosato.

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