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Sabato, 20 Aprile 2024
Città Firenze

Detenuto si impicca nel carcere sovraffollato

Un uomo di 50 anni in attesa di giudizio per tentata rapina si è ucciso nel bagno della sua cella con un lenzuolo

FIRENZE - Era in attesa di giudizio per tentata rapina e aveva già avuto precedenti detenzioni. La notte scorsa, poco dopo la mezzanotte, un detenuto di 50 anni si è suicidato nel carcere di Firenze, a Sollicciano. L'uomo, da quanto riportato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), si è impiccato nel bagno della sua cella utilizzando un lenzuolo.

L'ENNESIMO SUICIDIO IN CARCERE - Quello del sovraffollamento è un dramma "storico" per le carceri italiane. Nell'istituto fiorentino, in particolare, i detenuti sono oltre mille: il doppio della capienza regolamentare. E la morte di stanotte fa seguito a quella avvenuta ieri a Novara e che "testimonia una volta di più la drammaticità quotidiana che si vive nello nostre galere, nelle quali i poliziotti penitenziari sono spesso lasciati da soli a gestire le mille criticità e problematiche", sottolinea il segretario del Sappe Donato Capece. L'auspicio ora è che il Ministro della Giustizia Severino incontri presto il sindacato "per affrontare insieme soluzioni ai problemi carcerari e del Corpo di Polizia Penitenziaria".

Proprio per accendere i riflettori sulla drammaticità del sovraffollamento dell'istituto fiorentino, il garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone, ieri ha cominciato uno sciopero della fame. Due giorni fa Corleone in una lettera aperta: "Non possiamo essere corresponsabili neppure per omissione. Le prossime ore e i prossimi giorni devono vederci impegnati a trovare forme originali di denuncia e di proposta. Forse occorre più fantasia, più spregiudicatezza, ma non si può stare fermi e muti neppure un minuto di più". (da FirenzeToday)

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