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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il caso

Manca una fotocopia, perde l'appalto: imprenditore si uccide

Giovanni Scrizzi, 59 anni, aveva dimenticato di allegare alla domanda la carta d’identità e non riusciva a darsi pace dell’esclusione. Il bando era per la gestione del Caffè Letterario, che lui gestiva da dodici anni

PORDENONE - Aveva dimenticato di inserire, in un'apposita busta, la fotocopia della sua carta d'identità. E per questa mancanza burocratica aveva perso l'appalto del Comune di Pordenone per la gestione del Caffè Letterario, che lui conduceva da dodici anni. Giovanni Scrizzi, 59 anni, non riusciva a darsi pace dell’esclusione e si è ucciso.

Lo hanno trovato senza vita ieri pomeriggio a Cordenons, sul greto del fiume Meduna. Il cadavere dell’uomo era all’interno della propria auto: i familiari avevano lanciato l’allarme giovedì pomeriggio e da allora anche le forze dell’ordine avevano iniziato le ricerche. Secondo quanto avrebbe riferito agli amici prima di sparire nel nulla, l’uomo non riusciva a darsi pace per la motivazione che aveva portato il Comune ad escluderlo dalla gara.

Il direttore generale del Comune di Pordenone, all’indomani del suicidio di Giovanni Scrizzi, respinge le accuse: "La procedura di gara è stata seguita in maniera ineccepibile e la mancanza del documento di identità è equiparabile, a termini di legge, all’assenza della firma, provocando l’irricevibilità dell’offerta".

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