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Venerdì, 29 Marzo 2024
Città Cagliari

Troppi debiti, imprenditore si spara: inutile l'intervento del fratello

L'uomo, un imprenditore edile, prima aveva tentato di togliersi la vita aprendo la bombola del gas. Salvato dal fratello, si spara con una pistola

CAGLIARI - Un nuovo dramma della crisi economica, questa volta a Cagliari. E.G., 74 anni, imprenditore edile sardo molto noto nel cagliaritano, si è suicidato ieri sera, intorno alle 22.30, per la disperazione di non poter ripagare i debiti che lo opprimevano da tempo.

L'uomo aveva tentato il suicidio pochi minuti prima di prendere la pistola, aprendo la bombola del gas in cucina e chiudendo la stanza del suo appartamento in centro, in via Tuveri. Salvato dal fratello, appena rincasato e allarmato per il forte odore di gas, il 74enne è andato in un'altra stanza e poco dopo si è tolto la vita sparandosi alla testa.

Secondo quanto riportato del quotidiano "L'Unione Sarda", l'imprenditore nelle ultime settimane era depresso a causa delle tasse da pagare e per i crediti di forniture non saldate alla sua società da parte di alcune aziende del Sulcis, in particolare di Portovesme. I mancati incassi e i debiti accumulati lo hanno messo sul lastrico. Sul posto è intervenuta la polizia.

Le cronache degli ultimi mesi ci raccontano storie che sembrano legate da un invisibile filo rosso sangue: la crisi economica, i debiti, le cartelle esattoriali e il dramma dei suicidi. Numeri alla mano, però, rispetto agli anni scorsi non c'è stato un aumento per questo genere di suicidi. E' giusto che i giornali ne parlino? E se sì, come?  LEGGI LO SPECIALE
 

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